In questi giorni ricchi di silenzio dovuti ad una connessione ballerina che fa di tutto, tranne collaborare (Prima non va il wifi su tutti i pc e telefoni di casa, ora va sui pc e telefoni...tranne il mio), mi sono fatto coraggio e come spesso accade mi sono diviso tra sonore dormite, letture e serie tv.
Tra le tante sto rivalutando Big Bang Theory. Non sono un fan della prima ora nemmeno l'ultimo della lista, lo seguivo concedendomi qualche risata ma senza diventare il classico "fanboy" presente su internet. Più che altro, Fanman, visto i miei 35 anni.
Inizialmente faticavo per una similitudine causata dalla mia mente: come tutti sanno, adoro il film sulla vita del comico Andy Kaufman, interpretato magistralmente da Jim Carrey. Quando ad Andy propongono d'interpretare Latka, un personaggio fuori dagli schemi, lui si ribella dicendo che "odia le sitcom e le risate (in alcuni casi) registrate presenti durante il programma". Provando tanta empatia per Sheldon Cooper, immaginavo un ipotetica difficoltà nei confronti di Jim Parsons interpretando il protagonista. Una volta eliminato questo pensiero mi sono lasciato andare, anche perché tra le tante sfumature della mia persona sono un po' nerd anche io. Anzi, alcune persone mi hanno classificato "Nerd da primo livello". -Piccola curiosità alla "Shelly": Su un noto sito dove spesso faccio i miei acquisti online, ho messo tra i preferiti alcune t-shirt con i loghi i questi supereroi: Ralph Supermaxieroe, Freakazoid, lo smiley del Comico in Watchmen e restando sempre sulla serie creata da Alan Moore la macchia/maschera di Rorschach. Ci sarebbe anche il logo di Captain Hero della serie "Drawn Together", ma il personaggio è talmente osceno che rischio il ban se linko qualche sua uscita oltraggiosa degna di questo programma-.
Tra le tante sto rivalutando Big Bang Theory. Non sono un fan della prima ora nemmeno l'ultimo della lista, lo seguivo concedendomi qualche risata ma senza diventare il classico "fanboy" presente su internet. Più che altro, Fanman, visto i miei 35 anni.
Inizialmente faticavo per una similitudine causata dalla mia mente: come tutti sanno, adoro il film sulla vita del comico Andy Kaufman, interpretato magistralmente da Jim Carrey. Quando ad Andy propongono d'interpretare Latka, un personaggio fuori dagli schemi, lui si ribella dicendo che "odia le sitcom e le risate (in alcuni casi) registrate presenti durante il programma". Provando tanta empatia per Sheldon Cooper, immaginavo un ipotetica difficoltà nei confronti di Jim Parsons interpretando il protagonista. Una volta eliminato questo pensiero mi sono lasciato andare, anche perché tra le tante sfumature della mia persona sono un po' nerd anche io. Anzi, alcune persone mi hanno classificato "Nerd da primo livello". -Piccola curiosità alla "Shelly": Su un noto sito dove spesso faccio i miei acquisti online, ho messo tra i preferiti alcune t-shirt con i loghi i questi supereroi: Ralph Supermaxieroe, Freakazoid, lo smiley del Comico in Watchmen e restando sempre sulla serie creata da Alan Moore la macchia/maschera di Rorschach. Ci sarebbe anche il logo di Captain Hero della serie "Drawn Together", ma il personaggio è talmente osceno che rischio il ban se linko qualche sua uscita oltraggiosa degna di questo programma-.
Sta di fatto che una puntata in particolare delle tante mi ha illuminato per un post già abbozzato e poi eliminato riguardo le svariate personalità di ognuno di noi e in questo caso, del sottoscritto. La puntata in questione è quella dove Sheldon e Amy devono decidere una determinata data (evitando spoiler) e visto lo stress del protagonista inizia a parlare nel sonno, dando libero sfogo alla sua personalità più alla mano, più..."tranqui".
Argomento, quello delle personalità in noi presenti, attuale da sempre. Mi viene in mente per esempio "Uno, nessuno e centomila" di Pirandello (alla faccia della prof. che mi bocciò alla matura!). Ma anche nel mondo della musica e nel cinema i riferimenti sono ovunque.
Avevo già trattato un post simile durante i primi mesi di vita del blog. Più che altro con alcune similitudini tra me e vari personaggi del film. Diciamo che questa, a distanza di quasi sei mesi, è una "Parte II".
Innanzitutto tra le tante idee accumulate per questo post c'entra anche quello di Moz inerente alla "Pazzia di batman" (che trovate QUI). L'ultima volta che avevo scritto qualcosa era proprio inerente al supereroe di Gotham City e citando il mio amico blogger "Perché, diciamocelo (e il Joker ha ragione): Come può essere normale una persona che indossa un costume da pipistrello e se ne va in giro a fare il vigilante non richiesto? Non sei normale. Per niente. Per me Bats è questo. Un personaggio che rappresenta un tipo di follia, e forse tutti i personaggi della sua storia sono un tipo di disturbo mentale. ". Ecco, tra le tante similitudini già citate e che avete letto in precedenza, è presente pure la follia e la sete di giustizia (e anche una piccola dose Tarantiniana di violenza che so fortunatamente placare). Sicuramente quella di prendere e letteralmente scaraventare qualcuno sul muro, con il peggiore dei miei sguardi più neri di un temporale, è un pensiero ricorrente in me. Complice il fatto che son sempre stato etichettato da alcune persone come il classico bravo ragazzo. Quello educato e gentile e che spesso porta pazienza e lascia scorrere. Gran bel peso, quello di avere lo sguardo da brava persona. D'altronde lo cantavano anche i miei (e di tutti) amati Who, come ci si sente veramente, dietro gli occhi azzurri.
"Quando il mio pugno si stringe, aprilo
prima che lo usi e perda la mia freddezza
quando sorrido, dimmi qualche brutta notizia
prima che rida e agisca come uno stupido"
...dice la canzone, ed è vero. Purtroppo nella vita di tutti giorni, incontriamo (e incontro) persone a noi incompatibili caratterialmente, oppure altrettante con la faccia di bronzo che vivono grazie alla fatica degli altri, soprattutto nel mondo del lavoro in tutti i settori. Sta di fatto che certi modi di fare degli stessi meritano effettivamente una lezione. Prima ho menzionato la violenza di Tarantino nei film ed è vero quanto sto per dire: Dare una sonora lezione ricca di splatter (o terrificanti torture psicologiche) a determinate persone mi...concilia il sonno. Il che è effettivamente preoccupante ma terapeutico. Mentre tutti i video asmr di questo mondo (i classici rumori di relax) non fanno altro che irritarmi e tenermi sveglio. Eccezione fatta per questa playlist su spotify.
D'altronde l'ho detto: come Batman ho sete di giustizia e vedere continuamente persone che se ne approfittano della disponibilità altrui anno dopo anno diventa irritante e insopportabile. Ovviamente sono consapevole che mai e sottolineo MAI agirò come spesso accade nella mia mente. Anzi, come in "Behind blue eyes" degli who mantengo la mia freddezza e mi comporto come il protagonista di "Impiegati...male!" Peter Gibbons: Scazzato e rilassato, prendendola con filosofia e ironia. (Vi prego, fate clic perché è una scena veramente terapeutica! Pari alla scena della fotocopiatrice, ripresa dai Griffin in una nota puntata. QUI link del paragone tra la scena animata e quella del film, quando l'avevo vista per la prima volta, conoscendo il film presente nella mia collezione di DVD, avrò riso per un bel po' di minuti).
Col senno di poi, posso dire che ho un buon self-control. Ovviamente i classici respiri profondi mi sono sempre d'aiuto -soprattutto se sono in cassa a lavoro-, per questo ringrazio Mike Maric e i tanti insegnamenti trovati sul libro "La scienza del respiro". Libro che consiglio a tutti. Va anche detto che sono toro e in quanto tale, come segno zodiacale, sono una pentola a pressione: Devo esplodere, imprecare alla Carletto Mazzone/Germano Mosconi e poi tutto passa. Il più capita con gli automobilisti, ovviamente (o, in passato, al mio povero stipetto a lavoro: l'unica volta che ho perso la pazienza per calmarmi avevo tirato il classico pugno/cartone a dir si voglia alla porta in metallo. Poi ovviamente sistemata nel più classico dei "vedo/non vedo". Questo perché tutto si può dire di me, ma mai che frego i clienti con i soldi -A dire ciò un cliente anziano che non sa neanche quanti soldi aveva nel portafoglio-. Sono professionale e sempre attento, a differenza di molti).
Col senno di poi, posso dire che ho un buon self-control. Ovviamente i classici respiri profondi mi sono sempre d'aiuto -soprattutto se sono in cassa a lavoro-, per questo ringrazio Mike Maric e i tanti insegnamenti trovati sul libro "La scienza del respiro". Libro che consiglio a tutti. Va anche detto che sono toro e in quanto tale, come segno zodiacale, sono una pentola a pressione: Devo esplodere, imprecare alla Carletto Mazzone/Germano Mosconi e poi tutto passa. Il più capita con gli automobilisti, ovviamente (o, in passato, al mio povero stipetto a lavoro: l'unica volta che ho perso la pazienza per calmarmi avevo tirato il classico pugno/cartone a dir si voglia alla porta in metallo. Poi ovviamente sistemata nel più classico dei "vedo/non vedo". Questo perché tutto si può dire di me, ma mai che frego i clienti con i soldi -A dire ciò un cliente anziano che non sa neanche quanti soldi aveva nel portafoglio-. Sono professionale e sempre attento, a differenza di molti).
Altro esempio cinematografico della bontà di una persona portata al limite dell'esasperazione è "Io, me & Irene", di Peter & Bobby Farrelly con Jim Carrey (si, adoro Jim da quando avevo 11 anni). Lo sdoppiamento della personalità del buon Charlie, trasformandosi in Frank causa tanta rabbia repressa.
Per quanto demenziale sia il film, mi aveva colpito proprio "l'ingresso in scena" di Frank, dopo il più classico dei palmface e guardandosi in giro come per chiedersi "che ci faccio qui". Quante volte mi capita. A volte ipotizzo di non far parte di questo pianeta, altrimenti non trovo altre spiegazioni riguardante sogni di invasioni aliene degne di Indipendence day. (un giorno, prometto, li racconterò. Volevo farlo nel post riguardanti gli UFO ma come spesso accade nella mia mente...troppa carne al fuoco e non posso sempre farcire post di tutto quello che mi passa per la testa).
Oltretutto menzione speciale alla colonna sonora di questo film: Ci sono i Cake, i Dwarves e ovviamente i Foo Fighters con "Breakout".
Oltretutto menzione speciale alla colonna sonora di questo film: Ci sono i Cake, i Dwarves e ovviamente i Foo Fighters con "Breakout".
Il video richiama ovviamente la trama del film, con Dave Grohl che come Charlie/Jim Carrey (e il sottoscritto) porta pazienza fino ad un certo punto, dando vita all'alter ego musicale che tutti conosciamo.
Ho postato il videoclip perché tra le tante personalità c'era quella, soprattutto alle superiori, da timido "sfigato" alla Stanley Ipkiss di "The Mask" con Jim Carrey ("Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?" cit.) , detta senza mezzi termini. Stavo sulle mie e di conseguenza alcuni risultati amorosi sono arrivati anni dopo a seguire, lavorando su me stesso (e diabolico come sono usando straccio e cloroformio al mio "io" timido), perdendo così la chance di farmi avanti verso chi, magari, provava una certa curiosità nei miei confronti. Ogni tanto, almeno fino a un paio d'anni fa, la parte timida si risvegliava con la frase "che ci provi a fare, prenderai l'ennesimo no"... Inutile dire che l'avevo rimessa a dormire con la giusta dose di due optalidon con il campari soda canticchiando, appunto, "Novocaine for the soul" degli Eels (E cito "This paint by number life is fuckin' with my head, once again"). Dando così libero sfogo alla versione di me più spensierata e coraggiosa, anche se dopo tutti questi argomenti mi viene in mente una frase di Nitro tratta dal pezzo "Bipolar mind": "Ho due personalità diverse e fanno entrambe schifo / ma se siamo a letto in due, tesoro mio, ti sembra un threesome". Insomma, non proprio un bel biglietto da visita.
Onestamente, a parte gli scherzi, non ho rimpianti di certe cotte soffocate emotivamente e finite nel dimenticatoio. Con i "se" e i "ma" non si va da nessuna parte. Evidentemente tutto ha un filo logico, anche se citando Doc Brown della saga ritorno il futuro "il futuro non è scritto, siamo noi a costruirlo".
Ovviamente c'e anche l'immagine da amante della musica che ricopre un certo peso. in questo caso, a mio dispiacere, c'e la parte di me più "alla mano" che spesso si lascia andare alle canzoni radiofoniche attuali che, in cuor mio, odio con tutto il cuore. Soprattutto se mi passano per la testa a orari assurdi. Tutta colpa della parola "orecchiabile", oltre alla frequenza con cui certe (ipotetiche) hit passano sui canali musicali in tv o nelle radio / di sottofondo a lavoro senza dignità. In questi casi penso solo una cosa:
Ho postato il videoclip perché tra le tante personalità c'era quella, soprattutto alle superiori, da timido "sfigato" alla Stanley Ipkiss di "The Mask" con Jim Carrey ("Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?" cit.) , detta senza mezzi termini. Stavo sulle mie e di conseguenza alcuni risultati amorosi sono arrivati anni dopo a seguire, lavorando su me stesso (e diabolico come sono usando straccio e cloroformio al mio "io" timido), perdendo così la chance di farmi avanti verso chi, magari, provava una certa curiosità nei miei confronti. Ogni tanto, almeno fino a un paio d'anni fa, la parte timida si risvegliava con la frase "che ci provi a fare, prenderai l'ennesimo no"... Inutile dire che l'avevo rimessa a dormire con la giusta dose di due optalidon con il campari soda canticchiando, appunto, "Novocaine for the soul" degli Eels (E cito "This paint by number life is fuckin' with my head, once again"). Dando così libero sfogo alla versione di me più spensierata e coraggiosa, anche se dopo tutti questi argomenti mi viene in mente una frase di Nitro tratta dal pezzo "Bipolar mind": "Ho due personalità diverse e fanno entrambe schifo / ma se siamo a letto in due, tesoro mio, ti sembra un threesome". Insomma, non proprio un bel biglietto da visita.
Onestamente, a parte gli scherzi, non ho rimpianti di certe cotte soffocate emotivamente e finite nel dimenticatoio. Con i "se" e i "ma" non si va da nessuna parte. Evidentemente tutto ha un filo logico, anche se citando Doc Brown della saga ritorno il futuro "il futuro non è scritto, siamo noi a costruirlo".
Ovviamente c'e anche l'immagine da amante della musica che ricopre un certo peso. in questo caso, a mio dispiacere, c'e la parte di me più "alla mano" che spesso si lascia andare alle canzoni radiofoniche attuali che, in cuor mio, odio con tutto il cuore. Soprattutto se mi passano per la testa a orari assurdi. Tutta colpa della parola "orecchiabile", oltre alla frequenza con cui certe (ipotetiche) hit passano sui canali musicali in tv o nelle radio / di sottofondo a lavoro senza dignità. In questi casi penso solo una cosa:
Ciò non toglie che, anche se amo lo Stoner rock o altri gruppi di nicchia di vario genere, una parte di me ha un debole -e lo sanno tutti- per la New wave anni '80. Qua do il peggio di me, soprattutto se passano le Hit di Falco ("Der Kommissar" e "Rock me Amadeus", per capirci). Ma come per i generi di nicchia, anche qua la lista di gruppi è lunga: Ad una festa a tema se sentirò "Turning Japanese" dei Vapors o "I Ran" dei A Flock of Seagulls non sarò responsabile delle mie azioni. Idem per le canzoni degli Ultravox o Inxs. In questi casi vince l'euforia e citando un mio caro amico ai tempi d'oro durante un'altra festa completamente diversa: "Ragazzi...Mirko ha ordinato due caraffe di birra, siamo nella merda".
Per ultimo, dimenticando sicuramente qualche aspetto di me (per esempio quello euforico e simpatico, sedato con la stricnina nel caffè, altrimenti scrivevo solo idiozie), nomino due aspetti di me poco noti.
Il primo è la maturità nell'accettare le sconfitte della vita. Da sempre sono una persona competitiva (ne avevo già parlato QUI). Ovviamente non tutte le ciambelle riescono col buco, o come dico sempre "Michael Jordan per essere QUEL Michael Jordan, ha perso un bel po' di partite e sbagliato altrettanti tiri".
Anche se va contro al "Fare o non fare, non c'è provare" di Yoda (da buon fan di Star Wars quale sono), mi tuffo sempre nella vita. E' l'unica che ho. Se qualcosa va male imparo dagli sbagli. "Occhi sorridenti e una pulita alle braghe", cantano i Tre Allegri ragazzi morti in "country boy". Canzone che mi descrive alla perfezione. Penso che dopo la parentesi basso andata non proprio come volevo, sentivo il bisogno di tuffarmi nel mondo del blog. Scrivere mi piace e, a tempo perso, sto seguendo un altro consiglio ricevuto da molti nell'arco di qualche mese: "Perché non provi a scrivere qualcosa di tuo?". Ovviamente il tutto in base al tempo che ho a disposizione. Se farò un tuffo a vuoto pazienza. Le esperienze nella vita vanno fatte, soprattutto se la mente è sempre in movimento.
Oltretutto non ho mai chiuso la parentesi "basso & musica", per la cronaca. Da un po' di giorni ho quella d'imparare un signor repertorio reggae e ska (Toots and the Maytals, Pitura Freska, Ska-J, Sublime e molti molti altri).
Questo spiega anche perché nella mia wishlist su ibs.it c'e da tempo il libro "La lentezza della luce", di Michele Dalai. Se qualcuno l'ha già letto ditemi pure il vostro parere, pura curiosità.
Sono dell'idea che anche le sconfitte vanno celebrate con il giusto merito, perché sono le stesse a darci la forza per reagire, rialzarsi e ottenere una vittoria strameritata quanto indimenticabile.
La seconda è la parte diffidente di me, quella che si, vuole avere una cerchia di amici fidati. Ma ha preso talmente tante batoste in vita sua che fa retromarcia e spesso si isola con se stessa. Citando il titolo del post (e canzone di Enrico Mapuche), la parte peggiore, appunto. Ovviamente so gestirla senza entrare nel panico, ma quando entra nel vivo sembra il remake di una scena del film Revolver:
Ovvero "la sconfitta dell'ego". Saper gestire determinati momenti critici mi da particolare fiducia, soprattutto se sono il primo ad avere dubbi e incertezze. Citando il protagonista nella scena appena postata: "Tu non mi controlli, io controllo te". Ed è un gran lavoro su se stessi saper mantenere il controllo in determinate situazioni. A prescindere se si tratta di momenti d'euforia, rabbia, delusione o sfiducia nei propri mezzi.
<<Lynne:"Non esiste una tua vera identità", Andy:"Ah già...dimenticavo". >> (Dal film "Man on the moon") |