lunedì 24 giugno 2019

Un post SOCIALmente inutile.




Da tempo avevo in mente di scrivere un post riguardante il mio rapporto di amore/odio con i social, sempre se Spotify ed Endomondo  si possono chiamare tali... visto che sono gli unici che ho.

La scintilla che mi ha spinto a dar finalmente vita a questo argomento sono stati vari input ricevuti nel corso della settimana: Dalla proposta del mio migliore amico a iscrivermi a instagram, fino al cardio-frequenzimetro che, nel giro in mountain bike fatto in mattinata, non voleva collaborare col telefono e la seconda applicazione sopra linkata.
Il tutto mi ha fatto capire quanto effettivamente siamo succubi dai monitor e tutto ciò che questi apparecchi alla portata di mano di tutti ci donano: Notifiche, like, aggiornamenti e visualizzazioni.

Facciamo un passo indietro: Perché non ho account facebook e compagnia varia? Semplicemente per brutte esperienze passate, causa la versione 2.0 delle vecchie pettegole di paese sedute sulla panchina o affacciate alla finestra dietro la tenda: Ovvero alcuni compaesani muniti di smartphone. La prima loro mossa falsa nei miei confronti è datata 2011: stampare (si, STAMPARE) una foto dov'ero semplicemente in dolce compagnia e mostrata nel bar del paese a mio padre e, voci di corridoio, agli altri presenti. Ora, ognuno è libero di frequentare chi vuole e se si pubblica una foto si sa (purtroppo) il rischio che si corre se diventa di dominio pubblico sul web. Ma penso che un modo cortese per dirglielo era un educato "Ho visto una foto di tuo figlio abbracciato ad una persona, per caso stanno assieme?". Gli stessi, anni dopo, non avevano gradito un mio commento sarcastico dovuto ad un disagio, da loro causato, nella via dove sono residente (in quanto questi sono nella pro loco locale). Li avevo capito, visto le conseguenze successive, che era ora di dire basta.
Non è solo per questo, sia chiaro. Iniziava a starmi stretto il dover esternare con foto o stati quello che facevo o dove andavo. Ed è difficile spiegare esattamente cosa voglio trasmettere senza essere frainteso o sembrare incoerente, visto che comunque posto libri e film ma esclusivamente  per condividere assieme assieme a voi alcune scoperte e perché no, stimolare la vostra curiosità nell'acquisto (o download); di certo non per menar vanto di quanti film vedo o quanti libri leggo...anche perché i miei tempi di lettura li trovo parecchio lenti rispetto alla media, ma solo per l'enfasi che metto nella narrazione o nei dialoghi. Il tono giusto ad ogni singola parola per rendere più avvincente il tutto.

I pro e i contro di questa scelta sono infiniti, se vogliamo. Ma tutto si racchiude, senza elencarli nel dettaglio, in una parola che mi descrive alla perfezione: Nostalgia. (anzi, due: genetica, visto che sono la versione 2.0 di mio padre...ma almeno io ho un buon rapporto con la tecnologia).
Da figlio di due persone che hanno amato o amano tutt'ora il mondo della fotografia, instagram effettivamente potrebbe essere su misura per me. Ma a quale pro? Se sono in bici e percorro un paesaggio ricco di sfumature come quello di oggi, non riesco a fermarmi per fare uno scatto ma assaporo il momento. Un secondo ricco d'emozioni, anche perché a differenza dei ciclisti professionisti  (MTB o di strada) non solo vado con il mio ritmo ma mi perdo ad osservare in giro tutti i dettagli del percorso. Lo sapete...le mie associazioni sono sempre attive: A vedere le montagne della mia zona e tutti i suoi colori mi son reso conto, per esempio, del mio 6 stiracchiato in educazione artistica alle medie e della poca creatività che applicavo a riguardo ( o forse non osavo). Ed è un peccato, perché curiosando sul blog di Nyu Egawa avevo letto, in un post tag , il suo interesse per "un luogo estivo in campagna/montagna vicino a qualche piccolo corso d'acqua". Di conseguenza penso come una persona lontana dalla mia zona può scoprire certe meraviglie se non ha una foto o un punto di riferimento.
Lo stesso discorso vale per il cardio frequenzimetro. Certo, è un extra che compare nei dettagli di percorso su Endomondo. Ovviamente se una cosa non va non rinuncio ad una splendida pedalata all'aria aperta, alla fine poco importa a qualcuno se in certi tratti mi prendeva un coccolone per la fatica o se ero incredibilmente rilassato in discesa (anche se più che rilassato ero su di giri: 46 km/h velocità massima raggiunta: non scherzo quando dico che affronto le discese con un sorriso e l'aria di sfida!).
Il tutto coronato magari dal classico "Mirko sta ascoltando" (anzi, avevo in mente, perché non ascolto musica con le cuffie mentre pedalo). Probabilmente in questo caso, usando uno slang giovanile, aumentavo l'ipotetico shipping visto che riecheggiava nella mia mente Flower dei Pansy Division e il suo testo osé. (Si, conosco la lingua dei giovani. Altri esempi: "bella li", "ci sto dentro", "check it out", "marameo", "ciribiricoccola" e "cazzo").

Vivo il momento, assaporando poi la bellezza di raccontarlo magari in maniera dettagliata sul blog, oppure come dico sempre "davanti ad una buona birra". Ironia della sorte proprio nel tardo pomeriggio ho passato un'ora e mezza in compagnia di un caro amico (e due birre), novanta minuti di aneddoti e confidenze. Ed anche lui non ha social.
Parlavo di nostalgia, ma di cosa esattamente? Di tutti quegli usi e costumi ormai destinati a perdersi, dal mio punto di vista: Il bussare alla porta o suonare il campanello, rimpiazzato da un messaggio su whatsapp "sono fuori". O gli stessi audio che sostituiscono le interminabili chiamate sul telefono fisso. Poi li dipende anche quanto una persona è educata e rispettosa.
Avendo amici e vari cugini sparsi per l'Italia e per il mondo effettivamente è un dispiacere per me non dar loro notizie di me sui social. In questo caso era un favoloso "pro" per aggiornarsi, anche senza commentare, sullo stile di vita della famiglia e scoprire nuovi interessi o l'evolversi della persona nel corso del tempo.
Lo stesso discorso vale per i concerti. Credetemi, non fumo e non ho vizi. A parte partecipare a numerosi concerti nel corso dell'anno. Su facebook seguivo tanti, troppi gruppi underground e cercavo anzi, speravo di leggere il loro nome nelle vicinanze o almeno nel Veneto. Dopo mesi di disagio e di "Ora come faccio?" riesco ad informarmi tramite il quotidiano della zona o i siti dei vari locali che frequento, sempre aggiornati. Magari non ho l'esclusiva in anticipo e riesco a organizzarmi per tempo come anni fa, comunque riesco sempre a recuperare il biglietto. Senza dimenticarsi dell'invito degli amici. Sempre apprezzato! (Anche se in serate come questa dovevo essere a Milano a vedere i Red Fang e i Melvins. Ma con i primi citati puntualmente succede sempre qualcosa di spiacevole, in questo caso ai danni del batterista dei Melvins. Come sempre per maggiori info sulle disavventure associate al gruppo stoner rock di Portland e al sottoscritto...chiedete e vi sarà dato).
Di concerti andati in fumo perché non ne ero al corrente al momento c'è solo Nik West, una bassista veramente niente male a mio dire! Era nella bassa friulana nel locale di un noto cuoco anche televisivo, per un festival da lui organizzato. Ovviamente l'ho scoperto tardi.
Una volta un ragazzo conosciuto durante i concerti mi aveva detto, riguardante i video di vari ambulanti che suonano con maestria strani strumenti: "piuttosto di riprenderli mi metterei a suonare qualcosa anche io o a danzare in loro compagnia". Questa frase effettivamente mi ha sempre fatto riflettere. Col tempo si cerca sempre di condividere qualcosa nell'attesa che diventi virale, perdendo così la bellezza artistica del momento. Lo so, incoerente anche qua visto che di tanto in tanto registro e carico qualche intera canzone su youtube. Ma vale lo stesso discorso dei libri e film, associato anche al ricordo del momento vissuto. Oltretutto non sono quel tipo di fan:  Ai concerti mi limito a bere qualche birra, mi godo il 95% del concerto in silenzio senza telefono e il 5 restante faccio due fotine contate e un video, anche per chi magari quel giorno non c'era.


Quello che non capisco, e parlo in generale, è l'esclusione involontaria. In un mondo social tutti cerchiamo il selfie o la condivisione con qualcuno. Il contatto o la ricerca. Vuoi per timidezza o semplicemente per restare al passo con i tempi. Per non parlare degli autografi a sportivi o persone dello spettacolo, sostituiti dai "selfie".
Ma dal mio punto di vista, vedo che effettivamente è sempre più difficile rompere il ghiaccio con una persona, monitor a parte. Offrire una birra e scambiare due parole, in un concerto o qualsiasi circostanza, non è necessariamente "fare il marpione". Molte volte alcuni gesti di gentilezza o di conforto vengono fraintesi, soprattutto se le persone sono di sesso opposto.
Cerchiamo di avere sempre più "amici", quel tanto che basta da far perdere il significato a questa parola, mentre chi li cerca veramente resta sempre a bocca asciutta.

Siamo come le cabine dei treni: Visto i vari viaggi fatti a Torino dai parenti, mi ricordo ancora le cabine a sei passeggeri. Dove se volevi potevi stare per i fatti tuoi o interagire con gli altri viaggiatori. Ricordo ancora, dei tanti viaggi, un ragazzo veneto che suonava la chitarra e andava a trovare la fidanzata in Piemonte; oppure un gentilissimo signore anziano che era riuscito a coinvolgere me e mia madre ad aiutarlo a finire il cruciverba. (E la focaccia genovese mangiata durante il viaggio! Deliziosa!)
Adesso, salvo eccezioni, i posti sono singoli. La voglia d'interagire con altre persone è diminuita e a far da padrone sono i monitor luminosi.




"Mirko sta ascoltando (e vi fa ascoltare): Tre allegri ragazzi morti -Quasi adatti".


17 commenti:

  1. Anche io ho un pessimo rapporto con i social. Ho avuto terribili esperienze su FB (anche se non al livello di una foto stampata) e ho cambiato il mio account eliminando il mio vero nome e lasciando il nick per comunicare unicamente con la gente conosciuta in rete, essenzialmente blogger.. anche se questo mezzo di comunicazione va un po' scemando ormai.

    Non volevo assolutamente WhatsApp, sempre a causa di orrende esperienze (io ci provavo ma non era per me), ma alla fine, per questioni anche lavorative, ho dovuto riscaricare la App (l'avevo completamente rimossa).
    Insomma, i social sembrano essere diventata una necessità, o ce l'hai o sei "fuori"!

    Attualmente il mio preferito è Instagram nonostante anche lì ci sia brutta, bruttissima gente (una volta mi anno aggredita in decine per un commentino idiota e ho dovuto bloccare tipo 30 persone che non sapevo nemmeno chi fossero).
    Per non parlare di persone che conosci in un certo modo e poi le trovi (scusa il termine) a troieggiare con i selfie e le stories.. ho avuto rivelazioni incredibili! @_@

    In definitiva i social non sono il male, è la gente malata che li rende una creazione demoniaca.

    PS: Come ti cerco su Instagram? Così magari trovo qualche bella foto di campagna vicino a corsi d'acqua! ;p
    Io vivo in Puglia e notoriamente non abbiamo molti fiumi ma d'estate vado sempre a visitarne qualcuno.

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    1. Buondì!
      Diciamo semplicemente...che non mi trovi su instagram, perché non ho mai fatto l'account :P (forse mi sono spiegato male, chiedo scusa).
      Per venirti incontro ti dico che ho costeggiato il fiume Tagliamento passando per i comuni di Bordano e Venzone (e altri in seguito). Quest'ultimo l'avrai sentito nominare in quanto "borgo più bello d'Italia" dello scorso anno se non ricordo male), l'acqua era talmente limpida che ero seriamente tentato di mollare tutto e tuffarmi :-D

      Stavo pensando di fare una sezione foto qua sul blog ma non mi convince granché l'idea. O almeno non ancora, visto che come sempre è da mesi che ho in testa anche questa cosa. Hai la mia parola, in qualche modo riuscirò a girarti alcune foto fatte in passato :-D

      Sai cosa mi rattrista? come dici tu la gente malata che li rende una creazione demoniaca. Ovviamente ci sta il selfie per donarsi un po' d'autostima... è il seguito di stalkers a peggiorare il tutto. Creando fraintendimenti e tradimenti degni dei vecchi fotoromanzi.

      Favolosa la Puglia! Non per fare il classico "polentone" citato dal buon Michele Salvemini che va a ballare nella tua regione, ma le ferie del 2008 (mi pare) passate da solo in Salento senza conoscere nessuno mi hanno aiutato molto per la mia crescita e maturità. Difatti conservo ancora favolosi ricordi e indelebili emozioni ;-)

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    2. Decisamente avevo compreso male la questione di Instagram.. se un giorno deciderai di avere un account ti seguirò sicuramente! ;p

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    3. Ti ringrazio di cuore in anticipo! :-P Poi chissà, mai dire mai nella vita!

      (Sono un pollo...mi ero dimenticato che nel messaggio, quello involontariamente cancellato, avevo fatto una lista di posti della zona a parer mio meritevoli di esser visti. Ovviamente Senza riscrivere pari pari tutto il testo ho improvvisato e scritto di getto. Mi limito solo a nominare due dei tanti, consideralo un regalino per questo tuo bel pensiero!

      - Gola di vintgar (Parco nazionale del tricorno, Slovenia): Li ho lasciato un pezzo di cuore, credimi. Sono certo che ti piacerà
      - Topolò (Provincia di Udine): 33 abitanti ma..devi vedere che posto meraviglioso!

      Gli altri te li girerò pian pianino, facendoti scoprire così nuovi posti da te tanto cercati in questo periodo estivo ;-)

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  2. Eccomi qui!
    E mi accogli con un post mica tanto inutile, neppure social-mente.
    Allora, mi par di capire che siamo uguali sotto certi profili, ma diversi negli approcci.
    In sostanza, io i social li ho, e ovviamente decido io cosa metterci. Se mi abbraccio qualcuno, so che la gente ci ricamerà sopra il film in prima visione assoluta su Canale 5.
    L'importante, per me, è non fare mai niente di immorale, di scorretto. Tutto può essere mostrato.
    Comunque, sì, io sono un tipo che sta SEMPRE in giro. Birra (ma anche cocacola: oh, se fa caldo io la bramo da morire) e amici, patatine e chiacchiere a gogo.
    Il blog effettivamente è un mezzo più slow, mi piace che tu ti sia trovato bene nella blogosfera e nei suoi meccanismi.
    Hai ragione, comunque: l'importante è condividerlo, non viverlo, oggi. Peccato.

    Moz-

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    1. Eccoti qua!

      Il trucco alla fine è quello: tutto può essere mostrato se non c'e niente d'immorale. Probabilmente in cuor mio ho bisogno di un ritorno alle origini, oppure chissà...mi piaceva talmente tanto quell'atmosfera che si respirava anni fa che in qualche modo cerco di riviverla.

      Di certo sono l'ago della bilancia dei miei: Da una parte mia madre, iscritta a facebook (ma solo per giocare), da sempre attiva sul mondo della tecnologia e computer e...dall'altra mio padre. Che non ha telefonini, bancomat e lascia biglietti sulla porta ai corrieri simili a "sono nell'orto". Inconsapevole che di mestiere loro non possono perdere neanche un secondo prezioso.

      Una sorta di Dharma e Greg al contrario ;-)

      Io invece non rinnego la tecnologia. Anzi, pur non avendo social tiro fuori dal cilindro certi video assurdi quanto geniali! Diciamo che amo giocare con internet e i motori di ricerca...trovi veramente di tutto! :-D

      Difatti non sai quanti anni c'ho messo per riscoprire i Kidd Video! (O cosa peggiore la sigla dello spot "Pisolone", visto che dormo di continuo! Come pochi istanti fa...il problema è che non me la levo più dalla testa!) ;-)

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    2. Beh, allora sei davvero a metà tra i tuoi genitori, diciamo!
      Comunque una riscoperta di una vita più slow si potrebbe sperimentare, anche solo in una porzione di tempo limitata.

      Moz-

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    3. Guarda, l'esempio perfetto è il mio rapporto con il cellulare:
      Ho un samsung galaxy J5 del 2014, da una parte ripeto a tutti "deve durarmi almeno fino al 2014" (facendo mille peripezie giornaliere per allungargli la vita, dalla memoria alla batteria portatile). Dall'altra...ho già fatto una lista di possibili sostituti a mio dire niente male a vedere le recensioni! (anche se l'oppo find x o il sony xperia xz3 non li prenderò mai in quanto più costosi della lista, ma si sa, sognare è bello ;) )
      ...i bookmaker inglesi danno come favorito o l'asus zenphone 5Q oppure l'HTC u12 plus :-D

      A parte questi dettagli... si, una vita più slow ci sta. Ma non a livelli esagerati come qualcuno che conosco (chiamiamolo pure... "Greg"). Gli eccessi non fanno bene alla salute, basta trovare il giusto equilibrio, come in tutte le cose ;-)

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    4. La vedo come te.
      Giusto equilibrio. Ma su un ritorno alla vita vintage-slow ci si potrebbero fare affari :D

      Moz-

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  3. ...a dirla tutta, io i social li adoro... mi piace stare in contatto con persone lontane, senza disdegnare le chiacchiere vis-à-vis con le persone della zona... secondo me il punto sta nella "misura" di utilizzo... io ho un profilo facebook privato mentre il mio account instagram è pubblico perchè è il riassunto di quello che sono e che mi piace... adoro scorrere a ritroso le foto pubblicate e riviere i momenti con un sorriso e un sospiro... li ci metto ogni cosa che mi piace, ogni attimo rubato.. io a differenza tua amo fare le foto... mi godo il momento, ma lo devo fissare in uno scatto (da fotografa sentimentale quale sono, non posso farne a meno)...
    Non serve diventare maniaci come vedo tanti sui social, litigando per dei click inutili... ma se condividere con le persone che conosci dei luoghi, dei libri, dei video, dei film... perchè non farlo...
    ...personalmente credo che importante sia trovare il giusto equilibrio... e per me i solcial sono un modo per stare in contatto con conoscenti e Amici vicini e lontani e avere modo di condividere tante cose che altrimenti non mi permetterebbero di farlo.. ;0)

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  4. Ciao Alice!!

    Lo sai, noi avevamo già affrontato questo argomento ;-) E ti stupirò, amo fare le foto :-D Qualche ora fa ironia della sorte stavo vedendo a distanza di anni alcune cartelle fatte nel tempo. Da concerti ai viaggi, passando per le escursioni (Autoscatti non ne conto, ne faccio veramente pochi e la cartella personale la tengo perché alla fine è bello anche vedere il cambiamento della persona nel corso degli anni).
    Devo dire che alcune mi sono piaciute molto, a prescindere dalla mia imparzialità. Probabilmente ero preso dall'enfasi visto che, come scritto, entrambi i miei chi prima o chi dopo ha o ha avuto a che fare con le macchine fotografiche :) L'imprinting fotografico senza esperienza :-D

    Mi spaventa proprio come dici tu il litigio per click inutili e tutti questi fraintendimenti prevedibili anche da parte di molte coppie (pari al visualizza ma non legge, difatti se fai caso ho proprio tolto quella funzione).

    Diciamo pure che sono riservatamente stravagante nel mio modo di essere. Forse anche questo equilibrio di avvenimenti e uscite con gli amici ma allo stesso tempo difficile da trovare :-)
    E poi...il vantaggio è che se ci sono i selfie di gruppo posso fare facce oscene o inguardabili, tanto non ho problemi di tag :-P

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  5. Eccomi. Presente.
    Io non faccio proprio testo, perché su Facebook ho trovato..... marito! 😅
    Comunque ho sempre ignorato i pettegolezzi di paese, quindi tanto vale che sia io a raccontare le mie cose, piuttosto che estranei ad inventarle, no?
    Di questa storia mi turba la foto con la ragazza.
    Non ho capito perché faceva scandalo.
    Lei era sposata? Pregiudicata? 30 anni più adulta di te?
    Non puoi lasciarci così.
    Ahahahah 😜

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  6. Ti ringrazio di cuore per essere passata sul mio blog :)

    No no, semplicemente era una mia storia passata e non c'era nulla di male o di osceno, sai...semplicemente esperienze che fanno tutti prima di maturare e trovare la persona giusta. (Perché in ogni frase che scrivo mi vengono in mente futuri post?? Aiuto! Penso troppo! ) :-)

    Evidentemente l'unico scandalo per loro era ed è la purezza dei sentimenti altrui o chi, comunque, riesce a vivere una vita piena senza dover fingere un sorriso come nelle loro foto di gruppo.

    Si sa, Giorgio Faletti ai tempi del Drive In diceva "il paese è piccolo e la gente...mormora!!"

    E per chi come me si sente un po' "Giuditta" (Piccolo Diavolo), stravagante e particolare, sempre Faletti diceva "In paese dicono tutti che sono matto......ma non è mica vero!!" :-P

    Per la tua frase "quindi tanto vale che sia io a raccontare le mie cose, piuttosto che estranei ad inventarle" mi hai fatto venire in mente un simpatico aneddoto: In un altro bar del paese (non quello della foto, anche perché non lo frequento mai), una mattina era entrato il Pettegolo della zona (con la P maiuscola). Silenzio totale, nessuno dei vecchietti presenti parlava ne volava una mosca. Si guarda in giro, si siede vicino di me e attende qualche news.

    Con un tono pari a quello di Benigni già citato nel film mi rivolgo alla mia amica barista dicendo "Ma...la capra selvatica, quella che gira sul monticello, è ancora viva?" Amareggiato, prende e se ne va.

    Chiusa la porta, il bar era esploso in una sonora risata!

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    1. Non hai colto il mio sarcasmo. Non volevo l'identikit della tua donna. Ahaha
      Comunque mi presento per bene.
      Sono Claudia. Ho avuto solo 3 fidanzati nella vita (il terzo l'ho sposato), ma non ho un buon rapporto con le donne. Quindi mi sono sempre circondata di amicizie maschili.
      Il migliore tra tutti, Francesco, mi accompagna da vent'anni e mi ha portata all'altare dove ha testimoniato il mio amore.
      Peccato, però, che sia da sempre uno dei ragazzi più belli e corteggiati della mia città.
      Quindi io ero la bruttina che gli moriva dietro, mentre lui mi era amico per pietà.
      Ah, il sindaco del mio paese era un latin lover 60enne, caro amico di famiglia, e spesso al termine di lunghe conferenze stampa (facevo la giornalista e avevo circa 20 anni), mi riaccompagnava a casa in Ferrari.
      Quindi per un periodo sono stata probabilmente l'amante del sindaco.
      Ma sai cosa? Non me n'è mai fregato nulla.
      Liberi sono solo i pazzi secondo Coelho (Veronika decide di morire). Per me, invece, lo siamo tutti. Basta ribellarsi.
      Perdona se mi sono dilungata. Adesso almeno hai un quadro completo. 😘

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    2. No tranquilla, è che ho un problema io con il sarcasmo (ed è confermato da tutti coloro che mi circondano, giuro!): Se usato nei telefilm come friends dal mio amato Chandler Bing lo capisco e mi fa ridere.

      Nella realtà il mio cervello inspiegabilmente non lo coglie e spesso prendo alla lettera tutto quello che mi viene detto, causando grosse risate tra i presenti (e colossali figure di cacca da parte mia). Devo avere qualche cavo scollegato probabilmente, tra realtà e finzione :-P

      La cosa simpatica è che, detto con affetto, sei la mia versione femminile: Ho più amiche che amici (e quei pochi sono fondamentali, nella mia vita e crescita personale) :-)


      Chi la vive con filosofia e una ribellione alternativa (e credimi, c'e da prenderlo da esempio nella sua originalità) è mio padre: Non ha bancomat, non ha mai avuto telefonini ne account social. Vive la vita con una calma e pace interiore da fare invidia! Esempio: Arrivo a casa nervoso perché non trovo parcheggio o dettagli effettivamente stupidi e...la prende con filosofia! Alterando ancora di più il mio stato iniziale. A scrivere 'ste cose effettivamente mi viene da ridere. Ma da toro quale sono che deve sfogarsi a prescidnere, per poi calmarsi, è così!

      Non so se mi sono spiegato in maniera abbastanza chiara, ma con sto caldo e sveglio dalle 5.40 (e con un solo caffè in circolo) non è affatto facile :P

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    3. Sei stato chiarissimo, altro che.
      Io il caffè non lo bevo affatto, ma non ho certo la calma serafica di tuo padre..
      Beato lui!!!

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    4. Credimi...sono in molti ad invidiarlo :-)

      Lavorando come commesso/addetto sala in un supermercato prendo esempio da lui quando mi ritrovo davanti a casi umani e, i certe circostanze, la mia pazienza viene messa a dura prova :P

      Poi esplodo mentre guido, ma una valvola di sfogo ci sta :-)

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