Dicembre è un mese devastante per chi come me lavora in un supermercato, tra turni nei festivi e inventari (come l'inventario che faremo il 31 dicembre alle 18.00 o quello classico del 6 Gennaio). A peggiorare le cose è tutta questa fretta, questo clima d'odio che ha che fare con tutto tranne con le festività natalizie (se Dio, il prodigioso spaghetto volante, l'invisibile unicorno rosa o chi per loro vorrà, arriverà un post dal titolo provocatorio a tema, ma comunque ricco di valori posititvi).
"Come mai non scrivi più sul blog?" è la frase che mi sento dire con frequenza da persone care, soprattutto da mia madre che di tanto in tanto fa aumentare le visite su questo blog per capire i pensieri e le mosse del figlio. Come una partita a scacchi. O Chess Boxing (Scacchi-pugilato) , visto i dispetti che le faccio continuamente.
...si, il Chess Boxing esiste.
Non scrivo più, o almeno non con la frequenza di qualche mese fa, perché il mese di Dicembre e di Gennaio a livello mentale sanno essere deleteri, per un commesso. Riuscire a staccare la spina è sempre più difficile, stesso discorso per dare vita ai vari interessi quali scrittura, lettura e film. Non lo nego, però: Nei momenti di silenzio e senza amplificatore riprendo il mio basso in mano e, senza rompere le palle a nessuno suono in maniera molto intima canzoni quali "Boys don't Cry" dei Cure, "Santa Monica" degli Everclear o quella che più rispecchia il mio stato d'animo: "Same damn life" dei Seether.
"Stessa dannata vita", tradotto. E in un Dicembre sempre più grigio e piovoso, con tanto lavoro da fare, appartamenti da cercare e regali da fare per le persone care avevo bisogno di un po' di colore e soprattutto, di rallentare. Lentamente. Anche con questo brutto vizio schifoso che ci lega al monitor: Il desiderio erotico delle due spunte blu su whatsapp e della classica "sega mentale" visualizza ma non risponde, dimenticando che se una persona non risponde non è perché sta complottando contro qualcuno, ma ha semplicemente altro da fare. O nel mio caso, soprattutto d'inverno, lavoro e dormo. Quindi caro Mark Zuckerberg, non ti mando una gif natalizia d'auguri. Col cuore, vai pure "affanculo" da parte mia, visto le tante vite che rovini ogni secondo." Non mi avrete mai, come volete voi", citando i 99posse, anche se il contesto era ben diverso.
Come spesso tendo a fare in questi casi, cito Guccini: "Scusate, non mi lego a questa schiera. Morrò pecora nera". (A renderlo ancora più credibile la mia "R" simil grattata).
A venire incontro alle mie esigenze c'ha pensato un app che a mio dire soddisfa non solo la tempistica di un messaggio, ma mette alla prova il mio inglese alla "Ortolani" e fa rivivere quella meravigliosa magia delle lettere, dei classici amici di penna: sto parlando di SLOWLY. (Citando ironicamente Spaceballs "Pubblicità, promozione...solo così questo blog farà i veri soldi").
(Forse ho esagerato: non sono così scandaloso come Rat-man)
Nel 2019 ormai tutti ci dimentichiamo piccoli gesti di uso comune (oltre l'educazione e il rispetto, ma questo vale solo per alcuni casi umani). L'elenco è lungo. Per citare due esempi, il primo la frase di una mia collega, riconoscente per tutti gli aiuti durante il turno: "Dovrò pagarti una birra in paese, ti lascio pagato al bar o come faccio, a contattarti?" la mia risposta, scontata e col sorriso... "semplice: Din-donn... Ciao, c'e Mirko in casa?". - A mio dire cosa pure buffa, perché per anni siamo stati senza campanello e con l'arrivo di whatsapp l'unica cosa che si sente è la suoneria del telefono con un freddo messaggio "sono fuori".
Insomma, i primi tempi a casa eravamo come Marge e Lisa Simpson e il Señor Ding Dong, in attesa di sentire il classico suono.
La seconda abitudine, appunto, è la corrispondenza cartacea. Ora tutto è tecnologico, io stesso mi contraddico perché le tante bozze su questo blog sono salvate e non scritte sul moleskine.
Troppe applicazioni, tutto è troppo caotico in un mondo che ci chiede in ginocchio di rallentare e tornare indietro, ai bei tempi. Almeno secondo me.
Spulciando internet, in cerca di qualche app affidabile per dar vita al mio nuovo telefono, ho trovato questa. Cosa mi ha spinto a schiacciare su "download"? Innanzitutto la tempistica "reale". Se mando una "lettera" a una persona, a prescindere se italiana o dello Sri Lanka, sta effettivamente un paio di ore se non giorni. E in tutta onestà non potevo chiedere di meglio. Proprio in questo periodo da "Bianconiglio di Alice".
Perché la consiglio? A mio dire ho trovato, fino adesso, molte persone splendide. Per rispetto non faccio nomi tanto meno graduatorie. Siamo persone e se c'e una cosa che odio nella vita è chi fa distinzione tra amici di serie a e serie b. (Dico "amici", ma ci sono molte categorie che si comportano così nella vita). Siamo tutti uguali e il rispetto che provo per ciascuna di loro è sullo stesso livello.
Persone buone, che non s'incazzano se non rispondi subito ad un messaggio anche perché una lettera può arrivare anche a distanza d'un giorno. La risposta poi è ricca di sorrisi e novità (o spiacevoli notizie. Siamo persone, non automi dove ci convinciamo perennemente che tutto va bene). Esseri umani che collaborano in qualche modo, che sanno quanto è vasto il mondo e non se la prendono se X scrive a Y o a Z. Un clima di pace.
Il secondo punto sono le lingue. Spesso tendo a scherzare sul mio inglese maccheronico alla "Ortolani". Va detto, per una volta senza sottovalutarmi, che questa nuova lingua nel 1993 quando ero in terza elementare mi aveva aiutato a risalire a galla coi voti. Nuovi stimoli e tanti "excellent" portati a casa con fierezza.
Amo l'inglese. Merito dei Monty Python, delle canzoni straniere e allo stesso tempo delle serie tv sottotitolate. Restando nella famiglia del circo volante, le due stagioni di "Fawlty Towers" mi hanno donato molte risate, complice anche il cameriere spagnolo Manuel che in quanto inglese...beh, crea simpatiche gag e facili misunderstanding, come si può vedere dal link. Menzione speciale per i tanti stand up di comici inglesi e americani facilmente reperibili su youtube. Italiani...prendete esempio da loro per farmi ridere. Grazie.
Sto avendo delle corrispondenze costruttive da varie parti del mondo, senza nulla togliere ai miei amici connazionali. Sentirmi "vivo" e stimolato utilizzando una lingua che spesso la spreco per richieste dei turisti di passaggio in negozio o durante i concerti, quando dietro alla bancarella del merchandise c'è uno della crew del gruppo. "How Much? Size?" .
A rendere più divertente il tutto è uno dei miei tanti "alter ego" televisivi, Sheldon Cooper. Come lui amo le bandiere, molte di esse sono ricche di significato oltre di colori e mi mettono gioia e curiosità. -Piccolo flashback, senza Howard Wolowitz che fa l'effetto sonoro: In seconda elementare, se non erro, avevo un diario con le bandiere dal mondo con tanto di spiegazioni e caratteristiche-.
Spero, con il 2020 d'imparare alla buona almeno le basi del portoghese (sia del Portogallo che portoghese brasiliano). In qualche modo è una lingua che mi attira da qualche tempo a questa parte. Lo stesso discorso vale per lo sloveno. Abito non poi così distante dalla Slovenja e ai tempi d'oro vedevo le partite di basket sui loro canali. Ricordo ancora nel 1999 qualche partita d'eurolega o il film "Eddie", con Whoopi Goldberg in inglese sottototitolato in sloveno e qualche puntata di Friends. Quindi perché non unire l'utile col dilettevole, imparando pure qualcosa di nuovo?
A facilitare il tutto sono gli interessi: Mai avrei pensato di parlare della bellezza della mia regione con persone di Hong Kong, della Turchia, Filippine o dello Sri Lanka (per citarne un paio).
Per non parlare del mio birdwatching casalingo apprezzato e condiviso da più di qualche persona, specialmente connazionale. Mi sento meno solo e più compreso!
Cosa ancora più piacevole tener vivo l'interesse per la musica e la lettura. Ovviamente quando si crea un profilo gli interessi sono la base, l'ABC per iniziare un dialogo tra persone nuove.
Ancora più saggio è l'icona che ti raffigura: Un avatar disegnato che ti rappresenta in base ovviamente alle tue caratteristiche fisiche, come quando, sempre alle elementari, ti davano l'indirizzo di un bambino per la corrispondenza e dalla descrizione dovevi assemblare il tutto con un po' di fantasia.
Questa scoperta, per me, è il regalo di Natale anticipato. Nel periodo delle superiori la cassetta della posta era sempre ricca di lettere provenienti da varie regioni d'Italia, merito dei vari annunci anche presenti su riviste quali "Tutto! musica" e tutt'ora riesco a portare avanti alcune di quelle favolose corrispondenze. Dico favolose perché nel corso degli anni è nata una splendida amicizia e trovo molto dolce e riflessivo l'evolversi di una persona. Dalle prime lettere fatte d'interessi e risate alle esperienze di vita e lavorative, sbocchi creativi e via via dicendo. Quando il "pezzo di carta" è veramente sinonimo di maturità, lontano insegnanti che ti giudicano per dimostrare qualcosa.
Se volete scaricare l'applicazione ecco il link: https://www.getslowly.com/it/
A facilitare il tutto sono gli interessi: Mai avrei pensato di parlare della bellezza della mia regione con persone di Hong Kong, della Turchia, Filippine o dello Sri Lanka (per citarne un paio).
Per non parlare del mio birdwatching casalingo apprezzato e condiviso da più di qualche persona, specialmente connazionale. Mi sento meno solo e più compreso!
Cosa ancora più piacevole tener vivo l'interesse per la musica e la lettura. Ovviamente quando si crea un profilo gli interessi sono la base, l'ABC per iniziare un dialogo tra persone nuove.
Ancora più saggio è l'icona che ti raffigura: Un avatar disegnato che ti rappresenta in base ovviamente alle tue caratteristiche fisiche, come quando, sempre alle elementari, ti davano l'indirizzo di un bambino per la corrispondenza e dalla descrizione dovevi assemblare il tutto con un po' di fantasia.
Questa scoperta, per me, è il regalo di Natale anticipato. Nel periodo delle superiori la cassetta della posta era sempre ricca di lettere provenienti da varie regioni d'Italia, merito dei vari annunci anche presenti su riviste quali "Tutto! musica" e tutt'ora riesco a portare avanti alcune di quelle favolose corrispondenze. Dico favolose perché nel corso degli anni è nata una splendida amicizia e trovo molto dolce e riflessivo l'evolversi di una persona. Dalle prime lettere fatte d'interessi e risate alle esperienze di vita e lavorative, sbocchi creativi e via via dicendo. Quando il "pezzo di carta" è veramente sinonimo di maturità, lontano insegnanti che ti giudicano per dimostrare qualcosa.
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