venerdì 21 giugno 2019

Le parole rassicuranti di TED-ed riassunte in un confortante "Non sono Chandler Bing, è solo scienza".

In queste prime e calde giornate estive, con pochi stimoli televisivi e con "Tutti gli uomini del re" e le sue 570 pagine che mi ripete costantemente "leggimi leggimi leggimi" pari pari a "mangiailbudino mangiailbudino mangiailbudino" di Homer Simpson, son caduto come mio solito nell'abisso infinito di youtube. Precisamente sul canale TED-ed, che mi ha donato molti spunti di riflessione su cui scrivere. In particolare questi due video postati qua sotto e una strana associazione d'idee con un personaggio televisivo noto a molti: 


Come scritto più e più volte è vero, amo la pallacanestro. Ma non la pratico ormai da anni per motivi di tempo e di cambiamenti. (A proposito, complimenti alla Dinamo Sassari per la rimonta in gara 6 ai danni della Reyer Venezia. Gran bella partita!) . Ora guardo questo sport con gli stessi occhi di un Bill Murray  sconsolato in "Space Jam", in attesa di una chance tra i pro.
La cosa positiva sono stati i cambiamenti, che se da una parte mi hanno allontanato dalla pallacanestro giocata, dall'altra mi hanno spinto ormai da tempo, in una nuova dimensione: Mountain bike, esercizi giornalieri a casa e corsa su tapis roulant - Se volete restare aggiornati seguitemi pure su Endomondo-. Praticamente iniziare a lavorare su me stesso a 360° più o meno. Non fatevi grosse aspettative a livello estetico: Mangio e bevo come un diavolo orsino, restando nei paraggi della Warner Bros. 

Il mio rapporto con l'attività fisica oscilla per ovvie ragioni di salute tra l'iperattività e momenti di puro letargo, ed è un attitudine presente in me da sempre. Da bambino avevo praticato (ovviamente) minibasket, seguito poi negli anni da nuoto e calcio; prima di scoprire la bellezza dello stage diving sul divano per poi riprendere con la pallacanestro a livello agonistico fino ai 21 anni e partitelle ai campetti fino a qualche anno fa.
"Iperattività e letargo", appunto. Mi vengono in mente alcune righe del libro "italiani si diventa", di Beppe Severgnini. Praticamente raccontava di come, nella sua gioventù, lui e i suoi coetanei si trovavano iscritti in varie discipline sportive nel corso delle quattro stagioni proprio per non bighellonare per casa. Questa cosa mi ha sempre affascinato, complice il fatto che così facendo dai al pargolo una vasta scelta di sport e la scoperta della sua qualità fisica, al di fuori della classica fase per i maschietti "iscrizione a calcio". Tant'è che sono sempre in prima linea a informarmi anche sui risultati ottenuti dalle varie squadre locali nelle rispettive discipline.
Ovviamente a tutto c'e una risposta. L'estetica è l'ultimo, se non il minore, dei miei problemi: Il mio primo pensiero è stare bene con me stesso e trovare la giusta tonicità e forza fisica da applicare quotidianamente: A casa o a lavoro. Certo, ogni tanto in cuor mio maledico il mio lato goloso da buona forchetta, ma citando il mio migliore amico non mi ricordo in quale circostanza "Da che io mi ricordo sei sempre stato così, non farti paranoie inesistenti".
Il letargo invece, è dovuto ad un piccolo problema di salute dovuto alle difese immunitarie. Con il passare degli anni ho notato che l'iperattività fisica, soprattutto nei periodi più freddi, se abbandonata provvisoriamente mi rende immune alle influenze di stagione. Non sono un medico, ma visto che i miei punti deboli sono soprattutto le vie respiratorie, se evito i classici colpi d'aria nei momenti vulnerabili post esercizi, bronchi e polmoni mi ringraziano (e tutto il resto a seguire, in quanto siamo una macchina fatta d'ingranaggi). Inutile dire che le tre ore di sonno pomeridiane nel periodo autunnale/invernale, sono obbligatorie. Ringraziando il cielo che non convivo ne con Joey e il suo hobby per la falegnameria, tantomeno con Eddie e il suo fissare le persone mentre dormono...e credetemi: La reazione di Mr. Bing è la stessa del sottoscritto quando apro gli occhi e scopro che qualcuno mi fissa/mi svegliano per cause di forze maggiori.
In tutta onestà posso dire con gioia che sono anni ormai che non salto un giorno di lavoro causa malattia e questo, se per molti è una routine banale per me è una gradita sorpresa. Non per il rendimento lavorativo in se quanto per il traguardo raggiunto.
Cosa c'entra Chandler Bing? Al di la degli sbalzi di peso dell'attore Matthew Perry  (per ovvi motivi noti a noi fan della serie), l'esempio linkato sul nome rende bene l'approccio iniziale di questo eterno conflitto: In cuor mio so che devo allenarmi, in quando predisposto da una vita allo sport, ma spesso e volentieri piuttosto di fare pesi o una corsa (soprattutto dopo mesi d'inattività) finisco per bypassare la buona volontà e "allenarmi" a livello mentale: La lettura di un libro, suonare il basso oppure scrivere un post se vogliamo inconcludente come questo che sto scrivendo. In fondo...è sempre un esercizio per non perdere la mano.

(il fatto divertente è che, nel mentre, ho fatto una pausa e ne ho approfittato per salire in sella alla mia fidata mountain bike e percorrere 19 km, complice una temperatura perfetta e un cielo sereno)



Il secondo video, sempre di TED-ed, che mi ha spinto a questa serie di collegamenti è stato questo:


                               


Ebbene si, sono mancino. Cosa c'entra con Chandler? La goffaggine in alcune azioni di circostanza e, alle volte, di prospettiva:
Per quanto sembra assurdo, molte azioni comuni come pulire la frutta risultano incredibilmente rischiose. Quel tanto che basta da farmi vincere un Darwin Award per la morte più stupida. Ricordo ancora lo sguardo spaventato di una persona durante una cena,  nel vedermi tagliare la carne. Soprattutto la tecnica che utilizzavo (per me spontanea, anche perché tra le tante cose che odio c'è il rumore delle posate sui piatti di ceramica).
Questa mia caratteristica mi ha sempre affascinato. E' sempre stato un motivo d'orgoglio anche quando giocavo a basket: Sentir dire dall'allenatore avversario "Marcate il mancino...il 18!" per me era l'input per entrare in trance agonistica.
Lo stesso discorso vale anche per il basso, il che è diverso: non ho un basso mancino, ma uno per destri, a detta di molti questo -per quanto sono limitato a livello teorico e pratico- è uno svantaggio perché "non mi permette di rendere al meglio ne essere fluido o naturale". Ma la vedo come un allenamento mentale, prendendo spunto da Jimi Hendrix che in quanto mancino usava una chitarra per destri (solo poi aveva girato le corde nel verso opposto).
La prospettiva invece, probabilmente per una condotta asimmetrica del corpo (o forse per associazione d'idee), è la causa dei molti lividi.
Aspettative: devo scrivere o elencare le curiosità riguardante noi mancini, cose che si trovano facilmente su internet.
Realtà: in tema con il il re del sarcasmo...dovrò raccontare le mie goffe disavventure. Ma escludendo il lancio del vinile in quanto colleziono vari dischi e la presa iniziale della palla ovale vista la mia passione per lo sport...di solito va a finire più o meno così:



Ovviamente certe situazioni sono ingigantite, non lo metto in dubbio. Non sono maldestro come Pippo o Paperoga. Semplicemente sono figlio del "chi è causa del suo mal pianga se stesso", come quando mi son tagliato una falange del dito medio con le forbici per aprire una confezione di un prodotto, per non parlare di un graffietto fatto l'altro giorno e già svanito proprio sul lato destro della fronte, a volte certi appendini sembrano così vicini, invece...! (Un bel mix di casualità. Tra condotta asimmetrica, auto-convinzione della cosa e il fattore con più percentuale: La disattenzione).
Questi sono solo due dei tanti esempi. Il palmo della mano sporco d'inchiostro mentre scrivo è mainstream per quelli come noi.



Inizialmente questo post era nato, nella mia mente, su come alcuni personaggi interpretati dal buon Matthew Perry sono in perfetta sintonia col sottoscritto (Chandler Bing, appunto, ma anche Nicholas "Oz" Oseransky nei film "FBI protezione testimoni 1 & 2 " e nel peggiore dei casi, Hudson Milbank in... "Numb" -non so più come chiamare questo film, al di la dei tristi adattamenti subiti- ) , ma non mi convinceva al 100%. Complice anche le molteplici idee a volte confuse e ingarbugliate tra loro.
In questo caso ho avuto fortuna, visto che effettivamente volevo parlare anche dell'attività fisica in maniera diretta o indiretta che sia, e il mio rapporto con essa.
Se non conoscete i film o semplicemente siete curiosi chiedete pure. Si sa: Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.

Voglio solo rassicurarvi su una cosa: E' vero, i miei punti deboli sono le vie respiratorie. Ma tranquilli...non fumo. Merito di una strana audiocassetta ipnotica ricevuta su consiglio (a buon intenditor/fan... poche parole!).



6 commenti:

  1. Io sono piuttosto pigra riguardo l'attività fisica, mi piace nuotare e andare in bicicletta ma preferisco anch'io "allenarmi" a livello mentale!😁
    Ho letto il tuo commento sull'ultimo post: io guardo "I Durrell" su Rai2 la domenica pomeriggio (non ho sky) e domani finisco la prima stagione. È una serie leggera ma profonda, mi piace molto. In futuro leggerò sicuramente anche i libri. :)

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    1. Ciao Vanessa!

      La tua risposta cade proprio a pennello, come dicono: Mentre mi hai scritto stavo vedendo Friends :-) E ora come ora ero nel perenne limbo "faccio una corsetta sul tapis roulant o cazzeggio tra pc e tv? (O libro)" Ovviamente vince la seconda ipotesi, complice il fatto che tra due ore inizio il turno e probabilmente la corsa la farò tra le corsie del negozio.

      Rimanderò tutto a Lunedì, visto che domani sarò tutto il giorno al supermercato :-D

      per i Durrell, invece, è leggera ma ti sa coinvolgere. Sai, ho sempre avuto difficoltà dopo friends e altre serie dei '90, ad affezionarmi così tanto ad un telefilm. Ne parlavo giusto ieri sera al pub con il mio migliore amico: Quelle che mi piacciono...o durano una stagione o non più di tre (Per esempio Alcatraz, Bored to death -anche se l'ultima era un po' troppo forzata effettivamente- e per concludere "L'isola del tesoro"). Senza urlare ai quattro venti...in questo caso mi limito a sussurrare il più classico dei miei "speriamo bene!" ;-)

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  2. Lo sport, questo sconosciuto....
    Mi dicono sempre che dovrei farne o almeno andare in palestra, ma io detesto così tanto l'attività fisica che proprio non ce la faccio. Per me è tutto tempo sprecato che potrei utilizzare a leggere o guardare serie (che ugualmente non riesco a fare perché non ho mai tempo).

    Conosco alcuni mancini che hanno "simpatiche" difficoltà.
    Soprattutto un bambino di 6 anni che per certi lavori a scuola continua a chiedersi "perché???".

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  3. ...Pensa che sono appena ritornato da un giro in bici di 30 km :-P La cosa stupenda è non tanto l'attività fisica in questo caso, quanto l'essere circondato dal verde. Se ti fischiavano le orecchie colpa mia, c'era un mix di colori: Boschi, fiumi e montagne (per non parlare delle sfumature degli uccellini che attraversavano in volo la strada). Tutto questo mi ha fatto pensare alla risposta nel tuo blog. ( https://www.youtube.com/watch?v=qvm1cvLLXig&list=PLc2qwjcNJ_eUlchASIpak9Q52aLJdX-zo&index=10 Per la cronaca questo giro qui, preciso identico ) .

    Oltretutto questa bellezza di colori e sapere, video a parte, che non potevo condividere foto sui social per chi come te è lontana e non può ammirare il paesaggio...mi ha dato spunto per un post che volevo effettivamente scrivere da tempo ma mi mancava l'aggancio. (poi ne ho avuti altri per post arretrati, come sempre!)


    Brutto binomio "mancini e scuola": il mio vicino di banco, alle elementari, seduto alla mia sinistra, scriveva con la destra...certe gomitate!! Per non parlare delle forbici, tutt'ora mi riconosco nel bambino da te citato...anche per aprire delle finestre di casa.
    Oppure, mentre facevo il giro, tenere il manubrio con la destra per prendere la borraccia con la sinistra, cosa spontanea ma che di solito faccio in maniera inversa però: Il risultato finale era goffo quanto ridicolo, mancava solo "Frolic (crub your enthusiasm )" di sottofondo ed ero a posto :-D

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    1. Il mio problema è che (innanzitutto non ce la farei a fare 30 km in bici nemmeno strisciando) vivo in Puglia, circondata da distese di ulivi e aridi campi di grano che danno solo la sensazione di avere sete.. ovviamente sono bellissimi, ma quel verde che si trova vicino ai corsi d'acqua me lo posso sognare.
      Per trovarlo devo allontanarmi parecchio e con la bici (ci saprò ancora andare?!) non penso di poterci arrivare.. xD

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  4. (Ecco, devo riscrivere tutto il commento... -.-" maledetta tastiera! )

    Ci sono stato in Puglia, ma non per ballare da turista come canta il buon Michele Salvemini ;-) Era la mia primissima ferie da operaio una volta iniziato il lavoro. Avevo bisogno d'isolarmi da tutto e ritrovare me stesso, tra rustici e negroamaro, la mostra di Ettore Pignatelli e tutte le bellezze naturalistiche e architettoniche che il salento riusciva a donarmi. E' stata fondamentale per la mia crescita, diciamo pure che è stato il mio esame di maturità...visto com'era andato purtroppo quello reale. (Poi ovviamente tanto mare!).

    Una parte di cuore probabilmente è ancora nella tua regione, ogni tanto penso ad un possibile ritorno. Ma sono cambiate tante priorità e aspettative. Il classico sequel al di sotto delle aspettative, non so se mi spiego.

    Ti consiglio, a prescindere dalla lontananza, d'informarti su questi meravigliosi luoghi della mia regione o in Slovenia. T'innamorerai, ne sono certo!

    - Gola di Vintgar (Parco nazionale del Tricorno, Slovenia),
    - Topolò (Frazione di Grimacco, Udine)
    - Ponte tibetano sul lago di Barcis
    - Lago di Bled (Slovenia)
    - Lago di Cornino (Udine)

    Questi sono solo alcuni dei tanti posti che adoro, elencarli tutti diventava lunga e difficile, ci sarà probabilmente una "parte II" in seguito!

    A proposito, adoro il lago di Cornino: è uno dei miei preferiti. Non solo è a pochi km da casa mia, ma mi dona pace e purezza ogni volta. E poi...c'e la riserva naturale dei grifoni! Da birdwatcher casalingo non potevo chiedere di meglio ;-)

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