Sottotitolo: "Guardami come Mirko guarda i cani"
Ne è passato di tempo da quando avevo visto questo film al cinema (ora in programmazione su sky, per i vari interessati). Volevo, una volta uscito dalla sala, scrivere un post a riguardo ma ero emotivamente provato complice il mio amore per i miei cani che ormai non ci sono più da troppo tempo.
A farmi sbloccare questa idea e a esternarla c'ha pensato l'amore per gli animali di Vanessa Varini ("Blog di cinema e non solo") e questa intervista, che potete trovare cliccando questo link. Tra l'altro ringrazio ancora per questo suo gesto nei miei confronti, è gratificante vedere persone collaborare insieme e formare un gruppo vivo, compatto...vero! Accantonando per una volta User, Nickname e blog mettendosi così a nudo imparando così a conoscere le persone e i perché delle loro vite, dimenticando il ruolo di "blogger" o nel mio caso...presunto tale, visto che spesso scrivo "di getto", come la canzone dei Fratelli Calafuria che tanto adoro.
Il film è ambientato 25.000 anni fa in Europa. Durante la caccia ai bisonti, un ragazzo rimane separato dal proprio gruppo e si trova a combattere contro le intemperie che la natura gli porta davanti e da un branco di lupi grigi. Salvandosi, ferendone uno per poi accudirlo e riabilitarlo visto che il branco l'ha abbandonato, nasce così quella che è l'amicizia tra uomo e (futuro) cane.
Perché ho avuto tante difficoltà? Innanzitutto perché durante l'uscita cinematografica era venuto a mancare il cane di una mia cara coppia di amici, il che mi aveva portato a rimandare pure la visione, di settimana in settimana. Definire "cane" Kiba, il loro Akita-Inu, è riduttivo. Loro stessi quando lo presentavano a qualcuno in mia presenza dicevano sempre "E' il fidanzato di Mirko", per le feste che mi faceva ogni volta che mi vedeva, per non parlare della compagnia e dei momenti di gioco ed euforia passati insieme. "Respect, Kiba. Come i veri", ti dicevo battendomi il pugno sul cuore e poi indicandoti, con ironia e la complicità facilmente reperibile in una coppia degna di Will Ferrell e John C. Reilly.
Poi ovviamente il ricordo va ai miei Bonnie e a Cin-Cin. Li avevo già nominati nel post riguardante il film " "Torna a casa, Jimi! (10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro)".
Questo film mi ha commosso. Durante il film continuavo a pensare a tutti i cani che sono entrati nella mia vita, anche brevemente, ma scodinzolando con gioia. Anche se ora non ci sono più.
Mi ha fatto ricordare quanto amore incondizionato mi hanno dato tutti loro e di come, molte volte, sono stati più amici (e soprattutto umani) rispetto a determinate persone che si ritenevano tali.
Ricordo con piacere Dana, il pastore tedesco di un cugino di mio padre, e le serate passate in sua compagnia a rincorrerci durante le grigliate mentre "i grandi" parlavano di tutto e niente e stavo spesso per i fatti miei, in quelle notti estive, tra cani e la cattura delle rane. Stesso discorso per Trixy prima e Thor poi, entrambi dobbermann dei miei cugini di Trezzo. Mia madre ricorda ancora quanti "dispetti", fatti ovviamente senza cattiveria, facevo da bambinetto e lei impassibile si lasciava si tormentare da questo bipede friulano, ma allo stesso tempo coccolare subito dopo. Il secondo invece ho avuto il piacere di conoscerlo a fondo durante un loro periodo in vacanza dalle mie parti nel 2011, notando la gelosia di Bonnie che puntualmente richiamavo all'ordine dicendole ironicamente di "prendere esempio" per l'affettuosità. Anche se lei già lo dimostrava ovviamente a suo modo, e come in tutte le cose certi dettagli li afferri solo quando non li hai più con te. "Quelle piccole debolezze che conoscevo solo io", citando Robin Williams ne "Will Hunting . Genio ribelle". E si, il rapporto che avevo con Bonnie era pari a quello di una coppia sposata, inutile negarlo.
Foto di repertorio 2011: Io che gioco con Thor, sotto gli occhi vigili (e gelosi) di Bonnie. |
La lista di amici è lunga. Amici senza le virgolette, perché veramente li ritenevo tali: Un cagnolino come Ulisse, del mio vicino di casa e la sua storia: Mentre andava con la sua moto da cross dalle parti del Tagliamento aveva trovato questo cane abbandonato e ne ha preso poi cura, proprio come la canzone di Battiato e che associo alle prime operazioni di Bonnie, ovviamente operazioni per il bene della sua salute e i vari viaggi sulla mia vecchia lancia y con questa canzone di sottofondo.
Ulisse mi faceva tante feste quando mi vedeva. Peccato per la brutta fine che ha fatto, scappando poi di casa. Per non parlare di Shanna, di altri miei vicini e la sua immancabile "carota" giocatolo che si sentiva a distanza del terrazzo che ci divide...e molti altri che ora non sto a elencare ma comunque sempre presenti nella mia mente, come l'eco dei loro nomi quando venivano chiamati dai vari vicini per la pappa: "Tarrooo / Fifiii / Adùaaaa". E Arturo, il buon Arturino, fedele mascotte e intrattenitore del mio caro amico durante le partite a ISS PRO o FIFA fatte a casa sua e ovviamente Pippo: Il latin lover del paese. Il dalmata del fratello di mia nonna, Zico (Ovviamente Forza Udinese!) e i due cani di una mia cara zia, Tosh e Dog e l'idea che da qualche anno, purtroppo (per noi familiari) si sono felicemente ritrovati. Così appunto come quando mio nonno, anni dopo la sua scomparsa, ha accolto a braccia aperte il nostro Cin Cin ormai orfano di quello che era il suo compagno di vita. Come lo ero io per tutti loro.
Cin-Cin, che ogni mattina, dopo la morte di mio nonno, nell'Agosto del 1995, guardava da lontano casa sua e lo aspettava per la colazione che con una sensibilità difficile da trovare nei giorni nostri, il suo amico umano gli preparava. Eravamo come i tre moschettieri, fino ai miei 11 anni (e i due anni successivi con il mio amico a quattro zampe). Quando non andavo a scuola ero li con loro e vedevo l'amore che mio nonno donava ai nostri animali. A prescindere se erano cani, gatti o galline. E sarò sempre grato, per questa lezione che a mia volta tramanderò alle future generazioni.
Avevo scritto "felicemente", qualche riga più in alto, perché chi ha un cane sa a cosa mi riferisco. Inutile ribadire il concetto dell'amore incondizionato che i nostri amici scodinzolanti ci donano continuamente. Non mi ritengo una persona credente, il mio rapporto con la religione è parecchio complicato e ne avevo già accennato qualcosa qui . Il che fa anche capire perché le uniche "preghiere" che faccio, se così si possono chiamare ovviamente, sono rivolte a cani che vedo camminare per strade trafficate e la loro incolumità, piuttosto che a degli esseri umani. Probabilmente perché ci sono passato con Ulisse, anche se non era mio e so anche solo per riflesso il dolore che una persona prova in certe circostanze.
Sono però convinto che, prima o dopo, tutti ci ritroveremo con gioia da qualche parte, sommersi di feste pari a quelle che Dino faceva a Fred una volta rientrato a casa da lavoro.
Inizialmente avevo scritto che molti di loro sono più umani di noi. Sacrosanta verità. Così empatici e comprensivi, privi di giudizio a prescindere dell'orientamento sessuale, religione o etnia. Forse è anche per questo che spesso sono riservato con una buona parte dei miei simili, succube le brutte esperienze vissute che hanno influenzato il corso della mia vita. Mentre con loro mi trasformo manco fossi Pallino, protagonista del libro che mi accompagna da quando avevo 8 anni a questa parte: "Cuore di cane", di Michail Bulgakov: "Il mio spirito non si arrende. Lo spirito canino è l'ultimo a morire".
Queste sono solo "confessioni di un malandrino", che fin da bambino passava più tempo in compagnia degli animali che con gli umani. D'altronde, citando la canzone di Branduardi
"E tu mio caro amico vecchio cane,
Fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
e giri a coda bassa nel cortile
ignaro delle porte dei granai.
Mi sono cari i miei furti di monello
quando rubavo in casa un po' di pane
e si mangiava come due fratelli
una briciola all'uomo e una al cane.
Io non sono cambiato,
il cuore ed i pensieri son gli stessi,
sul tappeto magnifico dei versi
voglio dirvi qualcosa che vi tocchi."
Foto di repertorio (probabilmente 1988/1989), io e Cin-Cin.
Anni dopo, 3 Novembre 2014, con Bonnie.