mercoledì 17 luglio 2019

Sickly bad taste productions presents: "Squeak the mouse" & co.



"Mirko da bambino trovava ingiusto (in Tom & Jerry) vedere che in ogni puntata tra i due aveva sempre la meglio il topo. Difatti s'incazzava continuamente davanti la tv".  (Mia madre)


Dopo aver finito "Tutti gli uomini del re", meraviglioso romanzo di Robert Penn Warren, per staccare la spina dalla lettura impegnata, ho letteralmente divorato in un giorno il volume a fumetti "Squeak the mouse" di Massimo Mattioli. Fumetto che dentro ha di tutto: Black Humor, splatter (o gore pop), scene di sesso vietate ai minori...

...E mi sono divertito! Meglio frenare l'entusiasmo e andare per ordine.

Era il Natale del '91 o '92 se non erro. Come regalo dai parenti di Torino avevo ricevuto l'abbonamento mensile alla rivista per ragazzi "il Giornalino". Tra i vari fumetti che proponeva, la mia fissazione era centrata tutta dal tono umoristico di Carlo Peroni (L'ispettore Perogatt) e del coniglio reporter Pinky di Mattioli.
A distanza di molti anni, complice la nostalgia che mi contraddistingue, cercavo su internet varie informazioni o volumi dei vari fumettisti. Come spesso accade dopo aver fatto un buco nell'acqua, andando a scavare a fondo nel web, vengo a conoscenza di personaggi e storie più dissacranti per un pubblico adulto: Joe Galaxy e, ovviamente, Squeak the mouse. IBS.it mi propone il secondo nominato.
Il risultato finale, complice anche i miei capelli perennemente spettinati, ricordava il noto meme con Fry di Futurama "Shut up and take my money!".



Galeotta fu anche la frase "questi personaggi hanno ispirato Matt Groening per due noti protagonisti della serie I Simpson, ovvero Grattachecca e Fichetto".
E' surreale quanto ironico mettere insieme i pezzi del puzzle in ordine cronologico e notare come una rivista d'ispirazione cattolica indirettamente mi ha portato ad essere ciò che sono, con il mio humor spesso demenziale e dissacrante. "Divieti televisivi" compresi da parte di mia madre sulla nota famiglia di Springfield.
Del mio humor ne ho già parlato spesso qua e la; con i Simpson invece la storia è diversa.
Ero alle elementari quando lo schermo delle tv italiane aveva preso questa tinta giallastra. In seconda serata a mezzanotte su canale 5. Come faccio a saperlo? Nella vecchia videocassetta de "Il piccolo diavolo", l'ultima pubblicità era stata involontariamente registrata: Un breve teaser della settima puntata della prima stagione.
Nessuno parlava ancora di loro, tranne un compagno di classe che ci aggiornava sulle puntate durante l'ora di pranzo in mensa.
Qualche anno dopo il passaggio televisivo lo spostarono di domenica verso mezzogiorno, o mezzogiorno e mezzo. Incuriosito dal chiacchiericcio generale, visto il passaparola, con un rapido e furtivo zapping metto sul canale e becco proprio loro: Grattachecca e Fichetto che si scannano a morte nel peggiore dei modi (la scena dove Grattachecca viene inchiodato sulle scale mobili e poi diventa pelliccia, per intenderci). Ricordo anche quante ne avevo sentite, prima di cambiare subito canale. Un bel biglietto da visita.
Dove sta l'ironia? Ora, a 35 anni "I Simpson" li vedo in sua compagnia. Divisi tra risate, discussioni costruttive e...di come quella famiglia di Springfield ha vari punti in comune con la nostra, nel bene e nel male.

Come mai mi ha divertito così tanto questo fumetto? Per mille ragioni, innanzitutto è una piccola rivincita splatter concessa al bambino che ero. Immaginare quel maledetto topo torturato nei modi peggiori è stato terapeutico: Certo, le loro Slapstick anche -soprattutto- ai danni di Tom mi facevano ridere di gusto. Lo slapstick in se mi fa ridere, a prescindere se a farlo sono noti comici del passato, cartoni animati realizzati da Hanna&Barbera e Tex Avery oppure scene di film note a molti.
Rivincita eccessivamente violenta, è vero. Ma è sempre stata nella mia indole schierarmi verso chi subisce e non riesce ad ottenere almeno una chance, nella vita. Outsider come Tom, Paperino, Paperoga...gente che si fa (chi più chi meno) un mazzo tanto ma comunque ottiene le simpatie del pubblico in quanto rappresentano a mio dire la normalità dell'essere "umano" nei suoi difetti -anche se antropomorfo, in questo caso-. Chi nasce "Gastone", "Topolino" o "Jerry" nella vita comune, irrita spesso chi deve arrancare e fare parecchi sacrifici prima di ottenere i risultati ottenuti. Anche se poi la soddisfazione finale è maggiore, rispetto a chi trova la pappa pronta.
Divertito anche per i contenuti vietati ai minori, trovare certe scene esplicite è normale routine. Soprattutto per chi come me ha fatto conoscenza in passato dei fumetti su Mr. Natural o Fritz il gatto di Robert Crumb (Esatto, non di Bakshi "Fritz il Gatto").
Parlare di sesso non mi ha mai scandalizzato. Come detto più volte sono cresciuto a pane e Daniele Luttazzi e i suoi vari spettacoli ("Sesso con Luttazzi" su tutti, per restare in argomento). Gli stessi Monty Python nei loro sketch c'hanno messo del loro, rischiando in un solo caso la censura. Fortuna vuole che nel cofanetto in dvd non c'è nessun taglio.



(Passate direttamente al settimo minuto del video)

Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente dove regnava e regna tutt'ora (più o meno) l'apertura mentale. Ovviamente quando possibile senza risultare fuori luogo o inadatto, anche se alcune battute fuori luogo quanto imbarazzanti sono capitate con frequenza (non da parte mia).
Alla fine il corpo umano e tutto ciò che ne fa parte è pura comicità. Buffo il pensiero di come, nel periodo in cui leggevo "il giornalino" e le vignette "caste" di Mattioli, negli ultimi sedili dello scuolabus c'era un disegno raffigurante una donna nuda stilizzata con tanto di frecce e spiegazioni dirette ed elementari. Mi ha sempre fatto ridere la cosa col senno di poi.
Il resto si sa, è storia: Un bambino indirettamente impostato sulle battute per adulti che, crescendo, si ritrova in una scuola media cattolica circondata da tabù e nello stesso periodo in televisione sei trentenni tra le tante cose scherzano sul sesso. Praticamente un "piantagrane nato" per alcuni insegnanti devoti alla chiesa cattolica. Devono ringraziare il fatto che non conoscevo ancora i Python's e il loro film "Il senso della vita". Altrimenti la bocciatura era dietro l'angolo complice soprattutto una canzone di questa pellicola.


Alla fine, con un gioco di parole, "Il senso della vita" alla fine è proprio questo per me. Anzi, uno dei tanti sensi della vita: Non prendere tutto troppo sul serio e lasciarsi andare. L'arte, intesa come mondo dello spettacolo e cartaceo, spesso ci dona momenti violentemente divertenti: Da Pulp Fiction e il tributo ripreso in chiave comica da Aldo, Giovanni e Giacomo. Il cammeo degli attori di Alien (e l'alieno stesso) in Spaceballs.
Nella lettura mi viene in mente quel geniale libro quale "Una perfetta giornata perfetta", di Martin Page, e cito la quarta di copertina:


"Un grido d'orrore di fronte alle mostruosità della nostra vita quotidiana, e al tempo stesso un gigantesco sberleffo alle turpi delizie della modernità".


5 commenti:

  1. Monty Python 😍❤ amore totale!

    Ricordo benissimo Pinky su il Giornalino!! E tra l'altro come te condividevo l'ingiustizia in Tom & Jerry così come quel povero Wile contro Road Runner 🤬🤬

    Dal finale di Balle Spaziali...Oh no!! Ancora!! 😂😂

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  2. Ok mi sa che siamo letteralmente entrati in sintonia! (Nudge nudge, you know what i mean?) 😁

    Sai una cosa, per Wile non me la prendevo. L'ammiravo. Forse vedere il buon Coyote destreggiarsi con aggeggi e marchingegni vari della acme riusciva a catturare talmente tanto la mia attenzione (e probabilmente quella di tutti noi in quel periodo) che i suoi fallimenti mi strappavano risate, ma la mia fame di trappole mi faceva pensare "coraggio...qual'è il prossimo esperimento??"

    Chissà Dave, forse ci ritroveremo a parlare di questo in spaceballs 2...se troveremo dei produttori per farlo!

    (Gran peccato non poter condividere le foto nei commenti, altrimenti ci stava un mio primissimo piano con "Spaceball: The t-shirt" 😂

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  3. Say no more, say no more!! (Eric Idle è il preferito della mia compagna, il mio è John Cleese 😄😄)

    Ahahah la tua chiave di lettura non è sbagliata, anzi! Quale sarà il prossimo aggeggio Acme che utilizzerà?? 😄😄

    Anche se non la vedo, che figata la maglietta! 👍👍
    Tra l'altro sapevi no che Balle Spaziali 2 esiste....ma non c'entra un cacchio!! E' un titolaccio appioppato!!

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  4. Guarda... Se ti faccio vedere le varie t-shirt che ho nel cassetto... probabilmente diventeremo complici pari a Darkwing Duck e Jet McQuack. ( O Stella solitaria e Rutto, vedi tu!). A vedere la tua foto account ne ho una che... Beh, perché descriverla quando grazie a internet posso linkartela? https://shirtoid.com/wp-content/uploads/2012/04/Parapsychologist.jpg

    ...e credimi, non mi fermo qui!

    Si, purtroppo so di Balle Spaziali 2. Brutta storia. Avevamo noleggiato la vhs io e un mio amicone ai tempi ed è durata forse 15 minuti, prima di riportarla in negozio. 🤢

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  5. Jet McQuack! Uno dei classici delle mie imitazioni in casa: "careeeello abbassaaato, signor depaperooouni!!" Sono un clown, la faccio ridere tanto la mia signora!

    Che figataaaa! 😍😍 E anche in crossover con il classico Batman 60s!!
    Si, direi che hai capito qual'è una delle mie passioni smodate 😉 Non era neppure tanto nascosta!!

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