mercoledì 3 luglio 2019

Vita da concerti




Il progetto di questo post inizialmente è nato non sul resoconto del concerto di Billy Corgan visto Martedì 2 Luglio a Sesto al Reghena. Non scrivo per il Buscadero ne sono così bravo a esternare le emozioni che la musica stessa mi dona ogni maledetto concerto a cui partecipo. Lascio a chi di dovere.

Piuttosto era centrato sul prima e dopo, visto che come accade il più delle volte sono da solo, in silenzio con me stesso e a dare il peggio di me in macchina non tanto per le imprecazioni lanciate verso lenti automobilisti quanto per la mia scarsa abilità nel cantare (Qua un breve estratto dell'album che conosco a memoria "senza titolo: Del fregarsene di tutto e non fregarsene di niente" dei Fratelli Calafuria, che mi ha fatto compagnia nel viaggio donandomi grossi momenti d'ilarità visto anche i testi a dir poco geniali a mio dire). Tutto effettivamente combaciava, dalle strofe alle riflessioni associate o ai momenti di fame (dopo 20 minuti che ero al volante, lo stomaco urlava "mangia i panini!!" mentre il gruppo cantava "La merendina è proprio buona/mi sento un'altra persona").
Tutte le mie aspettative sono effettivamente volate nell'acqua, metaforicamente parlando, anche perché nell'attesa di mettermi in fila, ero solo come un cane preso come sempre dai miei pensieri , lontano dalla massa, per entrare nella favolosa location che da anni ci dona meravigliosi concerti: Grazie agli organizzatori ho avuto modo di vedere artisti del calibro dei Television, Mark Lanegan, Belle and Sebastian e per ultimi gli Air.

Location dell'evento "Sexto'nplugged"




Una cortese ragazza di cui non so il nome, proveniente da Treviso, ha "rubato un po' del mio tempo" per un questionario in vista della sua tesina di laurea, centrata appunto sugli eventi organizzativi. Devo dire che mi sono prestato volentieri a rispondere a queste domande e, finito il tutto (logorroico come sono, ti chiedo ancora scusa se son sembrato invadente semmai passerai di qua, ma poi capirai), abbiamo affrontato un bel discorso a tema, su come i comuni o le città che organizzano determinati eventi possono spronare la curiosità dei turisti di passaggio, a prescindere se si fermano una notte o come me fanno spesso Andata/Ritorno. Non solo a livello culturale, ma anche di sport associando eventi sportivi visto che tutti, chi più chi meno, siamo tifosi di qualcosa o c'interessa lo sport.
Per una volta, ovviamente senza secondi fini, mi son permesso di darle la mail se aveva altre curiosità a riguardo sui concerti (e se il mio punto di vista può esserle d'aiuto, visto che sono a zonzo dal 24 Luglio 2008 con i R.E.M. a Villa Manin, Codroipo -UD-, senza contare i concerti gratis) e in questi anni son riuscito a vedere un bel po' di artisti. Alcuni ancora in attività e altri, ahimè, andati in un posto migliore. Citando Bowie "And the stars look very different, today" -Lemmy visto due volte con i Motorhead, Cornell, due volte anche lui e, a mio dispiacere, Keith Flint con i Prodigy (tre volte)-.
Non voglio parlare del questionario mirato in se, in quanto le domande erano ben precise. Ma di un aspetto che effettivamente ho dimenticato di riferirle: "Consigli per migliorare i concerti o vari eventi in generale?".
Come le avevo riferito, da quando mi son perso i Living Colour ormai anni fa a Pordenone causa tanti due di picche ricevuti da parte di amici, ho deciso di fare il lupo solitario ai concerti. Il lato negativo, se vogliamo, è che ormai citando "Prima fila" dei Punkreas "Prendo possesso del mio posto numerato / provo a socializzare ma ci devo rinunciare". Ma non perché c'e la televisione e gli spettatori vogliono apparire in video come dice la canzone, quanto per i social e dover dimostrare la loro presenza. Un po' per ego, un po' per creare invidia, probabilmente in pieno stile "influencer al coachella festival". Dimenticando che l'attenzione è tutta per le star sul palco e non per loro. Poi come scritto in un post precedente, ognuno è libero di utilizzare i social come meglio crede.

Ripenso ancora alla classica comunella che potevo fare con un ragazzo, complice la sua T-shirt dei Golden State Warriors: "Allora...nessuno vuole Cousins!" o "Bel colpo, D'Angelo Russell!". Stesso discorso vale per l'altro con la maglia del grande Toni Kukoc. Tanta nostalgia per i Bulls di MJ e dell'ex "croatian sensation" in maglia Benetton Treviso. Niente da fare, tutti troppo impegnati e come spesso accade se c'e troppa folla la mia parlantina si blocca, diventando il più taciturno e asociale dell'evento. Cosa buffa, visto che in macchina tra le tante strofe cantavo "Adesso che sono da solo, mi viene un attacco di panico / mi metto la giacca e vado" (Dalla canzone "Di getto"). Ricordo ancora quando mi son perso i Meganoidi a gratis a Udine, proprio perché non riuscivo a interagire con le persone.
Penso che i ricordi più belli, oltre ovviamente alle chicche musicali delle setlist che gli artisti ci propongono, entrano nella top ten i momenti da concerto con alcuni amici.
La lista è lunga e le battute sono tante (quanto difficili) da citare e scegliere: Quelle degne di nota sono sempre con il mio migliore amico, suddivise in vari concerti. Dai Motorhead a Padova il 17 Luglio del 2009 e le risate fatte quando il pubblico incoraggiava il gruppo urlando "Extrema!Extrema!" e il frontman, con una nochalance incredibile, risponde "Grazie, ma...noi siamo "Le merendine atomiche", gli Extrema suoneranno dopo di noi."; seguito dai vari personaggi ribatezzati come "il bambino di trent'anni": Un pargolo che dava direttive al padre sulle foto da fare e dove posizionarsi. Per non parlare dello sbandato di turno che ci offriva un sorso di Havana e, declinando l'invito, ci risponde "Voi dovete ragionare con la vostra testa!!".
Per non parlare dei Subways l'11/11/'11 (non potevo non scriverlo così!) piccolo locale nei pressi di Treviso e ora, putrtoppo, chiuso. Tanta gente, tanto pogo e transenna spaccata dall'entusiasmo dalla massa di disagiati che eravamo sulle note di "Rock 'n' roll queen". Quel "Che cazzo fate" detto con arroganza dal tipo della security e Billy Lunn, il cantante, ferma tutto dicendo stupefatto "Italians, are you fuckin' crazy! But...Keep Calm!"
Restando in tema pogo, memorabile l'amicizia nata con un gruppo di Reggio Emilia durante il Sherwood festival. Mi correggo, l'interminabile pogo.
Già, cari Punkreas, "Fare amicizia dopo un pogo scatenato / sono ricordi che appartengono al passato".

Un buon consiglio che ti posso dare per rispondere alla domanda, anche se di tecnico ha ben poco,  "consigli o migliorie (agli eventi in generale)", è di creare un qualcosa che coinvolge quella parte di spettatori che stanno li in solitaria come me, farli interagire e hanno bisogno di supporto emotivo. Almeno quelli che sottopelle vogliono parlare con qualcuno e, ovviamente, collaborare.
Non dev'essere un "gioco delle coppie" in stile Marco Columbro. Quanto un modo per rivivere la vera atmosfera dei concerti. A prescindere dai forzati convenevoli.
Sembra una colossale stupidata, me ne rendo conto. Ma quella chiacchierata ricca di purezza mi ha rallegrato e mi ha messo a mio agio. Alla fine siamo persone che hanno bisogno di contatto umano verso i propri simili. Se in un evento collettivo come un concerto iniziamo a mettere i paletti tra persone mettendo in primo luogo il proprio ego ed escludendo chi abbiamo vicino, perde tutto il suo fascino.
Su questo sono figlio di mio padre, che non perde occasione per parlare con chiunque e riesce a trovare un conoscente in comune in base al luogo d'origine.

E' vero, ormai siamo passati da tenere in alto le mani come incitamento al gruppo a tenere in mano lo smartphone per il video (mea culpa, ho fatto tre video...ma avevo già detto la mia politica a riguardo).

Non sarebbe male, per una volta, tenere in alto il bicchiere di birra e brindare ad una nuova amicizia. Duratura o meno che sia vista la circostanza, ma pur sempre fondamentale.

(Dedicato a: Il gruppo di Reggio Emilia al concerto dei Prodigy al Sherwood, Simone di Trento e la sua compagna (conosciuti al concerto di Mark Lanegan al New Age a Roncade), Alice e il suo compagno al concerto di Ben Harper a Padova -causa le vostre birre offerte devo rivedere Ben Harper!!-, L'organizzatore de "Om de mer" conosciuto al concerto dei Chemical Brothers mentre eravamo in fila per prendere la birra, Quel gruppo di ragazzi di Padova o Vicenza che, a fine concerto dei Punkreas al Sherwood, rimasero stupiti per "Da Udine?? E tornate a casa ora, non vi fermate a dormire?? Siete dei grandi, cazzo!!". Promesso, la prossima volta accetterò/accetteremo le vostre birre....

...e tutti gli altri che non ricordo ma che, nel loro breve tempo passato insieme, mi hanno donato sorrisi e risate.)



Dimentico forse di nominare qualcuno, riguardo al concerto di ieri?



(Gli altri due video li potete trovare sempre sul mio "presunto" canale...anche se lo ritengo un semplice account, appena "la connessione di Marco Caco" si decide a collaborare) :-)






6 commenti:

  1. Fai benissimo ad andare da solo ai concerti.
    Da ragazzina mi capitava spesso di essere l'unica single tra le mie amiche, e quindi di restare a casa.
    Mi perdevo film al cinema, eventi, perché l'idea di uscire da sola mi metteva a disagio.
    Oggi credo che potrei fare anche un viaggio con l'unica compagnia di me stessa, sebbene non esista più nemmeno mezz'ora in cui possa starmene "comodamente" sola.

    Comunque stai pregando che lei ti scriva, confessa.
    E noi pregheremo con te.. 😜

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    1. No, non sto pregando nessuno in tutta onestà :-) Semplicemente è stata una riflessione nata per caso, nata osservandomi in giro. Circondato da autoscatti o foto di gruppo, foto dei biglietti e via dicendo.

      E di come, al risparmio (E senza una birra perché ne avevo portate da casa e bevute nella lunga attesa -La mia birretta l'ho finita lungo il viale / è obbligatorio entrare con la bibita ufficiale- citando di nuovo "Prima fila" dei punkreas) e privo di conversazioni mi sono rassegnato e, armato di telefono, mi aggiornavo sulle news di mercato dal sito NBAreligion :-P

      E' un piccolo modo per ringraziare l'unica persona che mi ha rivolto la parola in tutta la serata (escludendo i "posso vedere la tracolla" della security e i vari "scusa" quando involontariamente ci si urtava perché tutti stretti nella massa. :-)

      Ultimamente Il mio cervello è sempre spostato di sede (altra frase presa dall'album ascoltato ieri), penso ipotetiche idee o spunti per eventuali post e li archivio. Come uno scrittore sul suo taccuino. Quando ottengo l'input che cercavo scrivo di getto, correggendo poi qua e la :D

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  2. Noto una cosa, e non so se mi sbaglio: ai concerti (ammazza quanti te ne vai) vai solo, e forse sei pure un po' triste per questo. Ma poi vuoi brindare alle nuove amicizie, quindi hai effettivamente necessità del calore di chi può comprenderti :)

    Moz-

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  3. Buondì (vista l'ora, con il mio consueto caffè del mattino a far partire il cervello)!

    In parte hai ragione, in parte no...almeno sull'andare da solo: Ovviamente ci sono eccezioni che confermano la regola, come stasera: Praticamente qualche giorno fa avevo postato la foto dei cinque concerti a cui parteciperò questo mese -ogni tanto il lato "social" esce allo scoperto per noia- su whatsapp...e ti dirò: è stato un bene! Perché dopo qualche minuto un mio amico mi scrive "Quindi...il 4 ci troviamo in Piazza Castello a Udine! (Per vedere Max Gazzè, sottointeso)". Sono piccole coincidenze che mi piacciono e mi fanno star bene, perché questa persona oltre a volergli un gran bene per quanto splendida è, mi ha donato tanto, musicalmente parlando -mi ha fatto scoprire lo stoner rock-.

    Gli altri, a parte Thom Yorke (il cantante dei radiohead) dove andrò appunto in modalità lupo solitario), vado con un un gruppo di amici misti -il famoso migliore amico mi ha spinto a prendere il biglietto per i Darkness, una volta preso probabilmente mi seguirà un caro amico del paese; mentre per i Jethro Tull (già visti una volta :P ) saremo in 4: un ex collega di mio padre, un mio carissimo amico e suo zio. Quindi c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, quel calore che tanto cerco e mi permette di assaporare il tutto a 360° :-D

    Ciò non toglie che quando si spengono le luci e inizia lo spettacolo sfoggio il più bel sorriso di sempre, ogni maledetta volta! :-) i concerti...sono una malattia! Diciamo pure...l'effetto "Placebo" (visti anche loro :-P )

    Va anche detto che d'estate obbiettivamente è tanto più facile ricevere consensi per uscire e andare a sentire un gruppo all'aperto. Ma chi è folle come me nel periodo autunno/inverno per andare come spesso accade fino a Treviso per ascoltare dei gruppi? (e poi ritornare verso l'una e il giorno dopo si timbra il cartellino) :-)

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    1. Ahaha diciamo che hai gusti molto particolari, tra l'altro...
      Forse è per quello che trovi difficile avere accompagnatori XD

      Moz-

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    2. Effettivamente si, la cosa bella è che comunque inviti a concerti ne ricevo, solo che non si può partecipare a tutti ovviamente. Sia per motivi lavorativi che economici. :-)

      (Mi hanno già "prenotato" per i Motorpsycho il 4 ottobre a Pordenone, per esempio...non posso dire di no. Anche perchè li ho già visti due volte! e si sa...non c'e due senza tre!)

      ...e il quattro vien da se ;-)

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