venerdì 20 settembre 2019

La mela non cade mai lontana dall'albero: Il mio rapporto con i film western (e non solo)



Quando si dice "Tutto suo padre":

Da un po' di tempo a questa parte, complice una connessione internet che non mi da l'opportunità di vedere cosa offre sky, ho tolto un po' di polvere da alcuni vecchi film presenti qua a casa. Film che volevo vedere da tempo. Una buona percentuale di loro è fatta di fanterie, cowboy e la più classica delle camminate di John Wayne.

Dal titolo del post e dalla prima riga scritta è facilmente intuibile chi, silenziosamente, mi ha influenzato a distanza di anni. Probabilmente con molta fatica, visto che il mondo dei cowboy è il suo universo da sempre: Attento collezionista dei fumetti di Tex fin dalla sua gioventù, mio padre nel corso degli anni ha sempre in qualche modo provato a spingermi in questo mondo, forse un po' troppo distante per un ragazzino (ai tempi) che restava a bocca aperta per le avventure di varie coppie o quartetti di amici. A prescindere se erano due fratelli in missione per conto di Dio, oppure Stella Solitaria e il suo fido amico "Rutto" (Spaceballs), degli acchiappa fantasmi e per finire un giovane ragazzo di Hill Valley e il suo amico scienziato (visto le videocassette che giravano a casa mia in quel periodo).

Fino a che...



(Chi mi conosce, sa che questa foto è presente in una delle mie giornaliere t-shirt. Viva la prevedibilità)


Come in una puntata dei Simpson, dove Bart incontra l'attore Buck McCoy -Doppiato dal grande Corrado Guzzanti-, nell'ultimo periodo delle elementari non ritornò "di moda" tutto ciò che aveva a che fare con i Western, ma l'ultimo capitolo di Ritorno al futuro è stata quella scintilla che inizialmente ha alimentato questo fuoco che sto vivendo a trentacinque anni, forse con la giusta mentalità. Il tutto assieme ai fumetti di Lucky Luke e di Coccobill presenti sul Giornalino.
Ricordo ancora i vari sabato pomeriggio. Io ed uno dei miei più cari amici avevamo l'abitudine di fermarci a casa mia per vedere queste varie VHS presenti a casa, dopo quella mezz'ora di dottrina. Mezz'ora, detto senza imbarazzo, dove davamo il peggio di noi: Provate ad immaginare le piccole canaglie possedute da "Giuditta", il piccolo diavolo di Benigni. Non dico altro.
Con questo mio caro amico ho tutt'ora un meraviglioso rapporto, in qualche modo avevo proiettato la complicità di Doc e Marty McFly in noi. L'esempio più eclatante che ho in mente è l'entusiasmo nel ripetere lo scambio di battute: "Mani in alto!" "E' una rapina?" "...è un esperimento scientifico."
Inutile dire che altri dialoghi del film mi sono entrati sottopelle, non li elenco altrimenti più che un post diventerà il copione del film. (Da quello che ho notato nel tempo, però, posso dire di strappare una risata generale quando imito l'espressione di Biff nel sentire perplesso la frase "Smettila di fare il Rambo!").

A distanza di anni dalla sua uscita ovviamente, catturò la mia attenzione un film che tutti abbiamo visto. Un classico del cinema italiano amato da tutti e tutt'ora presente sul finire delle serate fantozziane "frittatona di cipolle, familiare di birra gelata e rutto libero" tra amici (anche se col tempo siamo diventati molto più sofisticati: Birre artigianali da degustare e il rutto libero non è più di casa da tempo). A introdurlo una rappresentazione cinematografica delle serate appena descritte:



Ovviamente lo spareggione finale va sempre a finire tra "Lo chiamavano Trinità", appunto, e "Tombstone" con Kurt Russell e Val Kilmer.

Sui due film di Trinità è già stato detto tutto, anche se la frase di mio padre "Questo mi da l'idea di un vero Western: Gente sporca, trasandata! Non cowboy ben vestiti e ordinati" mi è sempre rimasta impressa, notando poi questa caratteristica che accomuna svariati film, influenzandomi cinematograficamente parlando nel corso del tempo, anche con le fagiolate alla Bud.
Figlia anche di quel film già citato di Robert Zemeckis è quella frase detta da Buford Tannen: "Nessuno mi chiama Cane pazzo! E soprattutto non un camarelloso, merdoso damerino come te!" , riferita a Marty/Clint e il suo look da cowboy del cinema anni '50, durante il suo passaggio nel 1885.
Come dargli torto. Ovviamente sono solo rappresentazioni cinematografiche, ma col passare del tempo ho notato questa caratteristica nei vari protagonisti (Su tutti "El Dorado", con John Wayne. Uno dei primi classici visti con attenzione). Una volta eliminato questo dettaglio critico mi son lasciato trasportare dalle storie e in un certo senso, mi son sentito molto più vicino a mio padre di quanto pensassi: Non è il classico "Indiani contro cowboys" quanto lo spirito dell'avventura, trame ben stese a coinvolgermi.

Prima di tuffarmi in questo nuovo mondo cinematografico in puro stile "vecchia scuola", concedetemi il termine, va precisato che a incuriosirmi sono stati i vari riferimenti a questo stile o determinati film. Il tutto tra i '90 e i 2000: "Scappo dalla città: La vita, l'amore e le vacche" mi ha fatto conoscere la comicità di Billy Crystal, per esempio. Ed è una di quelle pellicole che se presente in televisione di certo non cambio canale, complice anche le battute e le varie espressioni comiche dell'attore Newyorkese. La sua gioia nel conquistare il traguardo finale canticchiando la sigla di "Bonanza" a mio dire da l'idea della sua generazione e quella non troppo distante di mio padre (l'attore è del 1948, mio padre del 1954): Quella semplicità di rivivere ricordi passati da bambini, dove la fantasia e l'influenza dei fumetti di quel periodo e dei soldatini di plastica avevano la meglio, senza essere schiavi delle notifiche quotidiane.
"Cowboys and Aliens", come la serie tv Westworld, avevano catturato la mia attenzione. Ora non so se definirli "Steampunk", ma di certo il nesso è quello. Anche se della serie TV mi sono fermato alla prima stagione, la seconda ho avuto un po' di difficoltà.
Gli ultimi film, già più recenti, ad attirarmi in questa ragnatela di Whisky e sparatorie, sono "Revenant", "Django" e "The hateful eight".  E non lo dico perché adoro la bravura di Di Caprio o di Tarantino, anche se sono di parte. Ma il film vincitore del premio Oscar aveva quel messaggio extra che tanto cerco nei miei interessi: L'arte di arrangiarsi nelle situazioni estreme. Ancora meglio se ambientato in mezzo alla natura.
Da lettore quale sono, devo dire di aver letto solo dopo il libro da cui hanno tratto il film omonimo (Revenant, appunto, di Michael Punke) e in questo caso...sono pro-film: Evito di fare vari spoiler, ormai mi conoscete. Mi limito a dire che ha un finale completamente diverso. Ma non per questo non mi è piaciuto, tutt'altro.

Una volta che sono risultato positivo agli speroni e a vari album country e simili ascoltati dalla vasta collezione di mio padre, mi son sentito pronto per affrontare film quali "Il grande cielo", "Rio Lobo", "Corvo rosso non avrai il mio scalpo!", "Caccia selvaggia", "il fiume rosso" e "La costa dei barbari". Anche se quest'ultimo risulta più un film d'avventura che western. Anzi, citando il padre di un mio amico "lo conosco...è un film sentimentale più che western". Ma comunque ha il suo perché e una trama che a prescindere dai punti di vista ti cattura.
Dei tanti citati solo "Il fiume rosso", film del 1948 di Haward Hawks, non mi è piaciuto solo per il finale e la reazione che ho avuto...tutt'ora faccio fatica a trovare parole per descriverla.
Trama che mi ha catturato anche quella de "Il grande cielo", film del 1952. Sarò sincero: Tra futuri libri che leggerò (anche per risparmiare qualche soldino), ci sarà il libro omonimo di A.B. Guthrie da cui hanno tratto il film.
So della sua esistenza perché l'avevo regalato a mio padre qualche natale fa, ma lui stesso mi ha detto che il suo approccio alla lettura è calato rispetto a qualche anno fa, pur avendo letto un quarto abbondante di pagine. Farà la stessa fine di Revenant, ovvero finire tra i miei ripiani (Anche quello era un regalo per lui).

A prescindere dall'età che avanza e i Tex che si moltiplicano in camera sua (sembra un disordinato museo di Sergio Bonelli editore), sono comunque grato di tutti gli interessi che mi ha trasmesso -senza nulla togliere a mia madre che, ovviamente, anche lei c'ha messo del suo su molti altri aspetti-: Col tempo ho imparato soprattutto grazie a lui a non mettere paletti tra generi musicali completamente diversi, stesso discorso vale anche per i film. Avere una mentalità aperta ci permette di avere un occhio critico su vari aspetti, imparando a confrontarci con chi ne sa di più e seguire determinati consigli in materia e cogliere determinati riferimenti o citazioni.

In questo caso posso dir loro grazie per avermi fatto crescere in un ambiente costruttivo ricco di attività stimolanti e creatività, da bambino (nonostante tutto). Se ora so apprezzare varie canzoni di Johnny Cash e la tecnica di Joe Maphis  il merito è suo e di quel sacchetto di soldatini blu di fanteria che mi aveva regalato da bambino e complici di mille avventure svolte nel giardino casa.

Ora, con futuri cambiamenti positivi sulla mia strada e pronto per affrontare una nuova avventura nella mia vita, immagino un dialogo (non proprio) Padre-Figlio degno di Jeremiah Johnson e Del Gue, tratto dal film "Corvo rosso non avrai il mio scalpo!"




In puro stile cowboy qual'è sempre stato e sempre sarà.



(Colonna sonora ascoltata durante la realizzazione del post: "lo straniero dai capelli rossi" Willie Nelson & Merle Haggard "Django and Jimmie" )

12 commenti:

  1. Le fagiolate alla Bud Spencer mi ricordano papà. Adorava quella ricetta. 🖤
    Luky Luke, invece, lo associo ad un videogames che trovai nei cereali e che utilizzavo sul mio primo pc da tavolo, nel 2000.
    I film western non sono il mio genere, ma questo post mi ha regalato diverse emozioni.
    Buona serata.

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    1. Buongiorno a te, Claudia!
      Mi fa piacere riuscire a donare emozioni. Pensare che questa era solo un'idea "buttata li" che non mi convinceva al 100%. Ma avevo comunque bisogno di scrivere, al di la del contenuto, a mia insaputa positivo nel risultato finale ;-)

      Lo stesso piacere provato nel farti rivivere determinati ricordi. Uno dei tanti miei, che non ho elencato -visto che ho il brutto vizio di essere prolisso e non posso, effettivamente, scrivere tutto quello che mi passa per la testa- erano determinate serate a casa, forse proprio con Trinità (o altri classici) quando ero bambino: Si spostavano tavole e tv per riuscire a vedere il film tutti insieme vicini. E l'idea di spostare le poltrone e vedere occasionalmente stanze "diverse", mi rendeva felice (nella sua semplicità del gesto).
      Il tutto con la pistola finta sempre presente, imitando vari gesti e contenuti dei protagonisti.

      Di Lucky Luke non ho nominato la serie, presente il venerdì sera su canale 5 credo (Dov'è @Moz quando serve?? ;-) ) con Terence Hill come protagonista. Era molto scorrevole e piacevole da vedere. Altro programma che aveva fatto scalpore e "successo", nella mia classe durante le elementari. ;-)

      Visto che sono le 6.08...buona giornata a te!Meglio non svelare a che ora ho aperto gli occhi in questo sabato ancora sul nascere ������‍♂️)

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  2. 👋 Io non sono appassionata di film western, però "conosco" Trinità e ho visto i film Cowboys and Aliens e Ritorno al futuro III. Un western che mi è piaciuto molto è I Magnifici 7 del 2016. Qui trovi la mia recensione ➡ http://gattaracinefila.blogspot.com/2019/02/recensione-del-film-i-magnifici-7-2016.html 😊

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  3. Eccomi qua, come stavo scrivendo sul tuo post ero in piena "Maratona Batman", ma tra scossette di terremoto qua vicino (fortunatamente brevi), mio padre e..beh, Batman Forever...ho messo in pausa :-P

    Volo subito a vedere il tuo post :-)

    Anche perché, grossa lacuna personale, non ho visto ne l'originale, ne quello da te recensito!

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  4. Anche io ho subito l'influenza di mio padre che non se ne perde uno.
    Tutt'ora li guardo molto volentieri e da piccola adoravo Terence Hill. :p

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    1. Come si fa a non adorare Terence Hill? Pensa aspettavo solo il venerdì sera per vederlo nei panni di Lucky Luke (o nei vari film in coppia con Bud, a prescindere dalla tematica se attinente o meno a questi post). Impossibile nominarne uno, dimenticandone altri!

      "Questa è...questa è....una bella giornata, non trovate?" 😂

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  5. I film western sono la mia passione da sempre, ne tengo tantissimi, quelli del grande John Wayne li ho tutti e vsti non so quante volte. Sul canale 24 RAi al lunedi alle 21 c'è sempre un western e al martedi sempre alle 21 sul canale 22 Iris(mediaset).
    Buona serata.

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  6. Guarda, ti ringrazio di cuore intanto per l'iscrizione (ovviamente) e allo stesso tempo per le dritte riguardanti i film. Ahimè non ho il digitale, ma forse con sky riesco comunque a recuperare questi canali e fare grosse maratone cinematografiche!

    Tra i prossimi che vedrò, appena finirò la maratona di Batman, ci saranno "Un dollaro d'onore (Rio Bravo)" e ovviamente per finire "Mezzogiorno e mezzo di fuoco", di Mel Brooks -che ormai so quasi a memoria! Buona serata a te :-)

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  7. Se riesci recupera i seguenti spaghetti western:
    Django (quello vero, Miki Moz mi perdonerà :D);
    Il grande silenzio;
    I quattro dell'apocalisse;
    il divertente Mannaia;
    Vamos a mater companeros.

    E aggiungerei anche Keoma, ma è un film abbastanza ostico.

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    1. Ti dirò, Django ("Quello vero", detto con lo stesso di Fiorello quando imitava Camilleri in uno spot) l'avevo visto su sky qualche mese fa. Era spesso nella programmazione dei film. Da rivedere assolutamente!

      Gli altri onestamente (Salvo "i quattro dell'apocalisse" che me ne aveva parlato mio padre) non li conosco. Ma come dico sempre faccio affidamento alla mia wishlist cartacea (il +4 parte automatico) e affidamento alla programmazione di sky. Ovviamente...sempre connessione permettendo :-/ Citando mio zio che era passato a trovarmi qualche settimana fa "La tua adsl è farlocca...imbarazzante! Stai viaggiando come se avessi un modem 56k."

      Il che fa capire perché ultimamente sto andando avanti a vari dvd già presenti della mia collezione ;-)

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  8. Molto bella questa cosa.
    Io non amo tanto il western, o meglio, mi piace ma non è tra i miei generi preferiti, ma adoro alcuni western tipo Vamos a matar, Django, Keoma.
    Hai ragione quando rifletti sul senso di sudicio del vecchio e polveroso west, che specie nelle produzioni anni '50 era invece leccatino.

    Moz-

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  9. Ciao Moz!
    Ti dirò, è un genere che ho rivalutato tantissimo, come scritto. E mai aspettavo così tanto interesse nei suoi confronti. D'altronde... va detto che buona parte del merito soprattutto in tenera età va al classico "face palm" di Bambino/Bud utilizzato poi anche in altri film :-D

    Prima o poi doveva comunque piacermi, visto "Cech senior" e le sue influenze che, silenziosamente, si fanno sempre sentire!

    Pensa che all'interno di un dvd ho trovato il classico elenco di film in distribuzione (con tanto di locandine...adoro le locandine!). Mi sa che la lista è bella lunga per eventuali acquisti, anche se...sono molto metodico, anche nel comprare alcune cose di mio interesse: Per quanto riguarda i film, in questo periodo, prima finisco di vedere quello che ho in dvd e in giro per la casa. Poi posso pensare di concedermi qualche sfizio!

    Idem con gli album, anche se li avevo ufficialmente ascoltati tutti qualche anno fa, e con i libri...vediamo cosa propongono quelli dei miei genitori :-D

    L'arte di arrangiarsi, come nei video de "Il terzo segreto di satira"😂

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