lunedì 1 luglio 2019

"Il mio migliore amico", film del 2006 di Patrice Leconte.



Mi son reso conto che, negli ultimi post, la parola "amicizia" o "migliore amico" è spesso frequente.
Una sera di qualche settimana fa, complice una noiosa programmazione tv priva di stimoli (e con Enigmi alieni in seconda serata), rovistando tra i vari dvd della mia collezione, mi son sentito letteralmente attirare da un film a mio dire sottovalutato e visto già svariate volte. Onestamente non ricordo neanche com'è finito tra le mie mani o quando l'ho acquistato. Di certo era uno di quei dvd in offerta speciale comprati per inaugurare il lettore dvd e si sa: non guardo i nomi degli attori, ma punto tutto sulla trama.

A fine film sentivo il bisogno di menzionarlo nel blog. Ma mi mancavano molte associazioni e agganci. Bastava solo aprire gli occhi nella vita quotidiana.

La trama di questo film, che vi consiglio, è molto interessante: François è un mercante d'arte, durante una cena tra colleghi tra un discorso e l'altro, la sua socia in affari lo accusa di non avere un amico o un migliore amico, facendo partire così una scommessa tra i due: Trovare il migliore amico nel giro di dieci giorni.
Per una serie di coincidenze trova Bruno, taxista e coprotagonista del film. I tanti fraintendimenti, nel vero senso della parola, sono sempre sul nascere. Causando incomprensioni e molte delusioni.
Ovviamente mi fermo qua, come sempre, evitando spoiler.

Giocando col mio cognome, da abile cecchino miro subito ad un protagonista. Studio le sue similitudini e mi affeziono. Trovando punti in comune e, in certi casi, esperienze di vita simili.
D'altronde è proprio per questo che esistono i film: Parlo sempre d'immedesimarmi nei personaggi, ma nel cinema, come nei libri, le abitudini di una persona sono a portata di tutti proprio per coinvolgere lo spettatore a non distrarsi durante lo spettacolo. Vi è mai capitato?
In questo caso, inutile dire, il chiacchierone Bruno riesce a trasmettermi empatia: A primo impatto sembra il classico tuttologo fastidioso, ma la sua è pura curiosità che lo contraddistingue fin da bambino: Quando era fan dei conduttori dei giochi a premi e ritagliava le notizie "Curiosità dal mondo" dalle riviste di enigmistica. Cordiale e disponibile con tutti, se può dare una mano non osa tirarsi indietro.
Storia, a grandi linee, già vista. Anche se la mia curiosità è merito di quel favoloso mondo chiamato internet (e di come riesco a spremerlo come un limone, pur di scoprire curiosità che non stanno ne in cielo ne in terra). Per non parlare della cordialità e il mio desiderio di attaccare bottone con persone sconosciute solo per il piacere di parlare. Scherzandoci su mi definisco sempre con autoironia, "Il Richie Cunningham del mio paese".
Ovviamente Bruno, com'era capitato a me alle superiori, ha un problema d'ansia: Il suo sogno è di partecipare alle trasmissioni a quiz ma, preso dal panico, non riesce mai a passare i provini. Probabilmente dovuto a certe situazioni dovute al passato e ad una sicurezza nei propri mezzi frantumata a causa di certe notizie ricevute.

La domanda che si sente con frequenza, nel film, è: "cos'è per te un amico?". Le risposte di François sono spesso descrizioni di colleghi o clienti. Questo modo di fare, quest'arroganza di sottovalutare l'amicizia, mi ha portato in mente un caso a me noto. Ma userò nomi fittizi, non voglio finire sul giornalino del paese per la merda che tiro alle persone ( o per dimostrare quello che realmente queste sono). Li chiamerò Raptus & Cactus. -si, sono in fissa con "Psichedelia" di Elio e le storie tese. -
N.B.: Cactus NON sono io.

Cactus è una persona buona di cuore, un po' stravagante nei suoi mezzi ma ricca di valori e cultura. Raptus è, oltre la mia nemesi nella vita reale, una persona che se ne approfitta della bontà di Cactus. Gli esempi sono tanti, troppi da elencare: Mancanza di rispetto, irriverente e saccente. Oltre a "La privacy, questa sconosciuta", visto che Raptus si presenta ogni maledetto giorno a casa di Cactus. Questa, credetemi, è solo la punta dell'iceberg. E non voglio continuare perché, a dispetto della canzone citata di Elio, non voglio "inacidirmi".
Il pensiero rivolto a Raptus è anche l'aggancio che mi ha illuminato per fare questo post, mentre ero in bici l'altro giorno e pensavo veramente a tutto. Ovvero: "Con i voti presi alle comunali (giunta, non fortunatamente come sindaco), non compri ne la simpatia ne la credibilità". Visto che non è ben visto in generale.

L'aggancio in questione sono varie scene del film, dove François cerca di farsi amici alcune persone del bar offrendo a tutti un giro, oppure comprando una vecchia scrivania da quattro soldi stimandola come pezzo d'antiquariato.
Amicizia, per me, non è questo. Innanzitutto non dev'essere una cosa forzata: Ho scritto spesso che risulto simpatico a molti, è vero, ma sono consapevole di stare sulle balle a molti altri. E con queste persone, di certo, non cerco d'instaurare dialoghi forzati. Prendo coscienza della cosa e me ne faccio una ragione. Solo fare questo piccolo passo è una forma di rispetto, a mio dire, per il prossimo e chi ci circonda. Non come Raptus che non si rende conto del fatto che Cactus ha una famiglia e, anche se non lo ammette, probabilmente vuole un po' di tempo per se. Essere invadenti, diventa pesante. Se non per chi ritieni tali almeno per le persone che fanno parte della vita dell'amico. Come la famiglia o i genitori.
L'amicizia la valuto in base alla qualità delle persone che frequento. Non alla quantità. Non timbro il cartellino per le uscite fatte insieme come se fosse un buono per una cena gratis al giapponese dopo dieci pasti. Sono i piccoli gesti: Portare le uova delle mie galline ad uno di loro, saper ascoltare nei momenti importanti e non farsi paranoie se uno "visualizza ma non risponde".
Se mi presento con la stessa frequenza di Raptus a casa di amici, ricevo lo stesso trattamento riservato al Pezza da parte di Aldo, Giovanni e Giacomo: prima le botte, poi "Taxi?... Malpensa!".

Sono solito guardare questa tipologia di persone in cagnesco. Gli amici lo sanno: Se il modo di fare irriverente di una persona non mi piace, non c'e verso di farmelo piacere. La mia simpatia non si compra con una birra offerta al bar, com'è capitato dopo il già citato disastro dell'11 Giugno 2016: Rifiuto per principio la tua offerta e me ne vado a casa. Non perdono o lascio scorrere come Cactus. E' un mio limite, ma ho i miei principi e in quanto persona di parola cerco di essere una persona coerente con me stesso.

Parlando di cose positive, uno dei tanti esempi che porto nel cuore in quanto amicizia è il rapporto che ho con una mia carissima amica di penna (a proposito, se vi capita cercate il suo libro qua su Amazon!), passata anni fa a trovarmi dopo svariate lettere. Volevo raccontarle tanti pensieri e idee. Da parte sua invece ho ricevuto lezioni importanti: La prima, ovviamente, la colazione abbondante, in quanto pasto fondamentale della giornata che ai tempi tendevo ad evitare; la seconda invece è il silenzio: Non bisogna mai forzare il dialogo. Inizialmente non capivo questo silenzio, ma poi col tempo ho imparato a leggere bene tra le righe. Scoprendo così una nuova forma di rispetto verso chi abbiamo di fronte:

Molte volte, i veri amici sanno essere tali anche senza spendere parole superflue.

Posso spendere ore a parlare di questo interminabile argomento: la differenza tra amici e conoscenti per esempio, così come il cambiamento dei ruoli nella crescita della persona e via dicendo. Avrò modo di continuare questo tema "evergreen", ne sono certo.

L'unica cosa che vi consiglio è di guardare (o cercare in streaming) questo film.

Buona visione.













14 commenti:

  1. Non ci crederai, ma ho visto questo film e l'ho apprezzato moltissimo.
    Sarà perché, come dice Miki, guardo film di merda. Ahaha
    Scherzi a parte, il finale dà a tutti una bella lezione di vita ed è un peccato che tu non voglia fare spoiler. Io ne faccio sempre, perciò evito le recensioni.. 😁
    Restando in tema di film, quello che mi lega a Francesco, il mio storico migliore amico, è appunto "Il matrimonio del mio migliore amico", e quella canzone che ci fa tanto ridere e ballare "I say a little prayer".
    Attendo con ansia che si sposi per potergliela dedicare ancora una volta.

    L'amicizia é per me più importante persino dell'amore. Sono convinta che potrei vivere bene anche essendo single, ma non senza avere un amico a cui raccontare gioie e dolori, sebbene io sia molto riservata (anche se non si nota) e preferisca raccontare solo le prime, per non ammorbare chi amo.
    Insomma, lunga vita all'amicizia VERA e non perdetevi questo film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che qualcuno lo conosce!
      Diciamo che con gli spoiler è tutta una questione di Karma: Meno ne faccio, meno ne riceverò (mi auguro). Mi era bastato lo spoilerone su friends fatto alle superiori da un emerito cretino -un fresco fan della serie oltretutto per merito mio-. Diciamo, visto anche che razza di persona si era dimostrata poi, che spesso non brillava di furbizia.
      Restando in tema amici, la classica persona che aiuti e stai vicino il più possibile e dal nulla, grattandoti la schiena, trovi pugnalate a tradimento. Rispecchia molto il suo segno zodiacale "double-face".
      "Il matrimonio del mio migliore amico" onestamente non l'ho mai visto, me ne hanno parlato in tante, onestamente. Facendo paragoni anche riguardante l'amicizia e citando come hai fatto tu "i Say a little prayer". Vorrà dire che dovrò guardarlo prima o poi, c'e poco da fare!

      L'amicizia è il motore delle mie giornate. In quanto figlio unico, pur non ritenendo gli amici come fratelli o sorelle perché mi rifiuto per principio (i primi amici che si definiscono tali sono quelli meno rispettosi a mio dire), hanno un ruolo fondamentale per me e per come sono fatto.

      Sanno come prendermi e rispettano la persona che sono, con i pregi e difetti. Consapevoli che faccio altrettanto senza pregiudizi o puntare il dito nei loro confronti. Praticamente...tanta limpidità.

      Elimina
  2. Gli amici veri sono pochi.
    Altri sono amici. Altri conoscenti.
    Il film non lo conoscevo, ma ho inteso il personaggio e ho inteso il messaggio. Ah, capisco cosa si prova a vedersi rappresentati, almeno un po', in un film: bellissimo :)

    Io di amicizie ne ho molte. Ovviamente idealmente vanno suddivise: amici storici, amici del cuore, amici nuovi. Mi capita di legarmi in modo fortissimo anche a persone che conosciute di recente. Ma lo sento che è amicizia: appunto, sono cose fatte di piccoli gesti. Ma in fondo, un amico chi è? È colui che c'è quando hai bisogno.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Moz!

      Guarda, se posso permettermi te lo consiglio il film. (Claudia se leggi niente spoiler, riguardo ciò che ha scritto Moz...so che la tentazione è tanta!)

      Mi limito solo a dire...che è una scena clou del film. ;-)

      Ti dirò, di amici amici...penso forse che sono pochissimi. Non per sembrare una persona selettiva. Anzi. Se una persona dimostra rispetto sono pronto a donargli anche l'anima, oltre che aiutarlo nel momento del bisogno.

      Diciamo così, per non sembrare a tutti i costi un lupo solitario: Ho molti conoscenti, come amici invece...pochi ma buoni ;-)

      Elimina
    2. Niente spoiler. Non mi permetterei. Quelli li faccio solo da me. Ahahah
      Comunque "Il matrimonio del mio migliore amico" è molto leggero, ma carino. Io e Francesco lo adoriamo e cantiamo spesso quella canzone. Però lui non è gay. Dettaglio trascurabile, dai. 🤣🤣

      Elimina
    3. Guarda, anche se fosse non c'e nulla di male ;-) Dovrò dare un'occhiata su sky, fino a qualche fa c'era il canale con film a tema ma...l'ho praticamente snobbato (anche perché cercavo cose un po' più impegnate :P ) Anche se alcuni film leggeri li ho visti, inutile negarlo (Tipo un amore di testimone, per esempio).

      Un po' di spensieratezza, tra tutti i film impegnati che vedo, ci sta sempre! (Anche se a vincerla spesso se la giocano i film comici) :P

      Elimina
    4. Ecco..
      "Un amore di testimone" finisce nel modo in cui tutti sperano sin dai primi otto minuti. Poi, vuoi mettere quello Scozzese in gonnella con PATRICK DEMPSEY?
      I caratteri cubitali perché è figo da paura, anche se non esattamente il mio tipo.
      Mentre "My best friend wedding" finisce come giustizia divina vuole.
      Ahahha
      E non ho fatto spoiler, dai.. 😜

      Elimina
    5. Conosco la fama di Patrick Dempsey nei confronti del gentil sesso, anche in veste fuoriluogo di...damigella nel film ;-)

      Ti dirò, mi avevano girato un monologo preso da youtube. Ora non so se era la fine ma, più o meno l'avevo intuito :P Facendo il vago :-D

      Elimina
    6. Vedrò di recuperare il film, allora :)
      Sugli amici: sì, io credo sia una propensione, diciamo.
      Anche perché nella mia vita ci sono stati anche vari e diversi momenti, dove c'erano varie e diverse persone amiche.

      Moz-

      Elimina
  3. Grazie per la recensione di questo film, non lo conoscevo! 😊 Anch'io valuto l'amicizia in base alla qualità delle persone non alla quantità. Di amici veri ne ho un paio, anche se non ci vediamo sempre, so che posso contare su di loro.

    RispondiElimina
  4. Ciao Vanessa!! :-D

    Ti capisco, i miei due più cari amici causa turni lavorativi non sempre hanno disponibilità nell'incontro. Ma come dici tu sono sempre pronti in prima linea. Pronti per qualsiasi cosa :-)

    Credimi, a mio dire è molto sottovalutato. Ha il suo perché come film ;-)

    RispondiElimina
  5. I veri amici sono davvero troppo rari!

    Non ho mai visto questo film ma spero proprio di riuscire a recuperarlo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente.

      Sai, stamattina, in pieni postumi da concerto di Billy Corgan (solista, niente Smashing), ripensavo al concerto e agli audio registrati per un mio amico.

      Questo piccolo gesto mi ha fatto capire quanto lui è importante e raro :-)

      Ti auguro di recuperare questo film, questa frase, come sempre, è spunto di un possibile post futuro (ne ho uno in testa, forse un cortometraggio, che cerco da anni!) :-D

      Elimina
  6. Il film è bellissimo, caro Miro.
    Io adoro la commedia francese, quindi non mi perdo un film di Dany Boon.
    Questo rispetto ai film canonici di Boon tocca un tema più profondo quale quello dell'amicizia.
    La scena SPOILER in cui Bruno rompe il prezioso vaso..è un pugno nell'occhio per lo spettatore.
    E' il più grande gesto di amicizia perché è una lezione su quanto valgano poco i beni materiali.
    L'amicizia..tema difficile da "sbobinare" in un post, figuriamoci in un commento.
    Per noi maschi è più facile perché quando abbiamo una passione in comune troviamo il comodo innesco delle nostre amicizie, che spesso sono eterne.
    E lo provi quando risenti o rivedi degli amici dopo molto tempo..non sembra passato quel tempo.

    RispondiElimina