mercoledì 27 maggio 2020

Modalità 4-H. Qualcosa è cambiato?




"Ora quello che non mi uccide
mi può solo rendere più forte
ho bisogno di te per fare in fretta
perché non posso aspettare
So che ho ragione
Perché non posso sbagliarmi (più di così)
(...)
Lavora duramente, otterrai il meglio"



Citando Marty McFly, questo 2020 è pesante. Non perché abbiamo problemi con la forza di gravità. Tutti, ormai, hanno già detto la loro sulla quarantena, COVID-19, consigli opinioni e chi più ne ha più ne metta.
Ero tentato di fare un post simile già durante la metà della fase 1 per incoraggiare le persone a non arrendersi senza scivolare nel tormentone "andrà tutto bene" o "ce la faremo". Anche perché i casi sono due dal mio punto di vista, da quel che vedo in questa fase 2 italiana: "non andrà tutto bene, se andrà tutto come prima"  nel primo caso e il secondo, più goliardico e cretino, quando sento alla tv lo spot di Euronews con le varie voci di persone che urlano "ce la faremo" da casa mia rispondo "si...addosso".

Ma come l'ho vissuta io questa quarantena? Posso essere d'esempio per le persone nel mio piccolo? Forse si. Motivare le persone a migliorare ulteriormente la vita nel quotidiano è sempre stata una delle sfide che ho da sempre accettato. E in questo caso vi svelo il perché di questa sicurezza.
Senza entrare nei dettagli o raccontare la storia della mia vita, vi dico che da quando ho 4/5 anni ho un problema di salute, dovuto al fatto che il mio corpo non produce abbastanza anticorpi e di conseguenza non solo devo andare una volta al mese a fare delle flebo, ma in teoria (e in pratica), risultavo/risulto una delle categorie a rischio.
Questo mi ha fermato, in qualche modo? No. Per l'attitudine presente in me ho vissuto una quarantena rimboccandomi le maniche grazie alle 4-H citate nel titolo: Dall'inglese "Health, hands, head, heart" (Salute, mani, testa e cuore). Andiamo per ordine.


Health (Salute): Non sono mai stato una persona con le mani in mano, vuoi per carattere o per aver ereditato questa qualità da alcuni membri della mia famiglia. I primi giorni ero ancora nella mia solita fase "letargo", dove una volta rientrato dal lavoro -tra pensieri e stress accumulati nel corso della giornata- riuscivo a rilassarmi solo con quattro ore di sonno al pomeriggio. Complice il fatto che, come avevo scritto in questo post, per gli stessi motivi di salute sopra citati ho notato riscontri positivi nel dividere la mia vita tra letargo e iperattività. Qualcosa poi è cambiato, è scattato l'interruttore nella mia mente: Mentre le persone a me care e alcuni amici hanno mostrato una sensibilità rara nei miei confronti, specie per quanto riguarda il mio lavoro e il contatto col pubblico, mi definivo come Will Smith in "Io sono leggenda". Ho cambiato l'approccio ribaltando in maniera esagerata e ignorante il punto di vista (stando comunque vigile): Forse è proprio il mio problema la cura, rendendomi unico.  Lo so...cazzata immane. Ma a volte devi giocare con la mente e farti forza anche nelle maniere più impensabili per riuscire ad abbattere determinati problemi di salute. Dico questo perché ricordo come, da bambino, mia madre mi ripeteva di vedere nella mia mente i miei anticorpi come personaggi di videogiochi che devono andare avanti al livello successivo per vincere la partita finale e questo, devo dire, mi è stato d'aiuto.
Sta di fatto che finalmente, ormai da un mesetto e qualche settimana, mi alleno con costanza (in base ai turni lavorativi e mansioni a casa da fare), mattina pomeriggio e sera. Neanche tanto, forse un'ora e qualcosa se messi insieme. Dai venti minuti di corsa sul tapis roulant, addominali e manubri a pomeriggi alternati e lo stretching alla sera. Dove trovo il tempo per fare questo? Mi sveglio ogni mattina alle sei. Anche perché ricordando Kobe Bryant, tendo ad applicare, come detto in un vecchio post, la "Mamba Mentality" al meglio possibile nel mio caso e in più, sfruttare tutte le 24 ore per stare bene. Non solo in salute, ma anche negli altri tre punti successivi. Una versione molto casereccia e solitaria di "#fisicodacovid" proposto da Willwoosh che tanto adoro.



Hands (Mani, manualità): Il tempo in quarantena è infinito. Ogni giorno era ed è uguale a quello precedente viste le restrizioni, simile al film "Ricomincio da capo" con Bill Murray. Ironia della sorte anche la mia sveglia suona alle sei, manca solo la musica di Sonny & Cher con "I got you babe". Certo, ho letto molti libri (ne parlerò dopo su "head"), ma oltre all'attività fisica dovevo tenermi occupato in qualche maniera. Così ho dato sfogo alla mia creatività. La mia passione per i LEGO® è risaputa, doveva solo uscire allo scoperto e dare libero sfogo alle mie idee una volta per tutte. Così, dopo aver realizzato un semplice leggio per il telefono, complice anche una gentile amica spagnola conosciuta su Slowly, ho realizzato la versione tarocca della DeLorean di Ritorno al futuro. La complicità è tutto, unita alla collaborazione, visto che gentilmente mi aveva passato le istruzioni in pdf e passo passo con i pezzi che avevo a disposizione nel vecchio baule ho fatto quello che potevo, anche se multicolor.
tempo dopo, nel giorno del mio compleanno, mi sono ritrovato come regalo da una persona a me importante e fondamentale nella mia vita, l'apollo 11 sempre della lego da costruire. "Così sai come passare le prossime giornate". O meglio...le prossime ore, visto che alle 00.45 del giorno stesso era già bello che montato.
Ormai il bambino che è in me ha stretto la mano all'adulto ingegnoso, specie se si tratta di mattoncini. Idee ne ho ancora tante, più di arredamento: Una di queste è una lampada da tavolo, ma al posto della lampadina inserire lo smartphone con la torcia accesa rivolta ovviamente verso il basso. In maniera tale da leggere durante la notte sulla scrivania, senza sdraiarmi a letto. Anche perché così facendo più che perdermi nei vari racconti del periodo va a finire che mi perdo nei sogni addormentandomi.


Head (Testa, mentalità): Lavorare ai tempi del COVID-19 è snervante sia per l'approccio alle normative -almeno i primi periodi d'adattamento- e poi al contatto con le persone, nel far mantenere la distanza e le rispettive regole e buonsenso civico. Non solo con i clienti, ma questo è un altro discorso che preferisco evitare sul web. Parafrasando un personaggio di Faletti ai tempi del Drive In "Il negozio è piccolo e i colleghi...mormorano!". Se ve lo chiedete... no, non lavoro a Passerano Marmorito e restando in tema, omaggiando quella splendida persona qual'era Giorgio e le sue mille sfumature artistiche "Se non dico niente mi regalano un bel giumbotto".
Chi mi conosce o mi ascolta durante le mie confidenze giornaliere (Amici e amiche tramite whatsapp) sa qual'è la situazione e lungi da me l'idea di portarla allo scoperto. Un rimedio a tutto questo l'ho trovato, però. Ed era sotto i miei occhi da sempre. Parlo del film di Mike Judge "Impiegati...male!".
C'è una scena del film su tutte che descrive il mio stato d'animo attuale, ovvero fregarmene di tutto e non fregarmene di niente. Arrivavo a casa nervoso raccontando a chi avevo vicino l'esito della giornata o i comportamenti infantili di determinate persone. Ne valeva la pena condividere energia negativa a persone che voglio veramente bene e che hanno già i loro problemi quotidiani? Non mi sembra il caso. Poi, all'improvviso (Clic qui per rendere la visione ancora più mistica) l'arcangelo Gabriele, durante una seduta mistica di tapis roulant, mi ha illuminato con questa clip cinematografica:





Il consiglio che vi posso dare in questo caso è di provarci anche voi: Fate e state sul vostro, a costo di passare per "salvàdi" (Selvatico, in friulano) come il sottoscritto e poi, una volta timbrato uscita, se avete il cartellino, lasciate i problemi sul posto di lavoro. Vivete sereni la vostra vita nel quotidiano, pensate ai progetti futuri di e con chi avete vicino. Ricordatevi che "Nessuno vale più di voi, da non dimenticare / si lavora per mangiare", cantavano i Punkreas.

Mente è anche riferita alla lettura, tenere la mente allenata. In questo caso l'ho allenata leggendo molti libri (alcuni interessanti e altri meno), leggevo recensioni per ampliare una wishlist cartacea già colma di titoli -anche di svariate graphic novel di vario genere- e soprattutto ho ridato vita al mini Super Nintendo. Sono ritornato indietro nel tempo nel 1991, con Super Castlevania IV. Sarà che sono di parte in quanto amante dei bei giochi anni '80/'90 -col quattro di Maggio ho raggiunto i 36 anni e in testa sta spuntando una piazzetta che ho dedicato a Kobe Bryant-, ma è veramente un bell'allenamento mentale. Usare la logica e scervellarmi per procedere di livello. Quando bastavano quattro tasti e tanta creatività per divertirsi e allo stesso tempo metterti in difficoltà da bambino.



Heart (Cuore): Prendete tempo per voi stessi. Nella canzone citata a inizio post quel "ho bisogno di te per fare in fretta", in questo caso dal mio punto di vista, è riferito a noi stessi. E qui le citazioni si sprecano, perché posso nominare anche una strofa di "Come as you are" dei Nirvana, se non la canzone intera.
In questi giorni ho imparato a conoscermi; se non a riscoprirmi, accettarmi e farmi accettare per quello che sono e come sono. Partendo dal critico più crudele di tutti: me stesso (Dovrò farmi chiamare Anakin, visto che con me il lato oscuro vince a mani basse). Si parte dalle piccole cose, quali riconoscere l'intolleranza al lattosio (un trauma, visto che amo i formaggi tanto quanto Monterey Jack di "Cip & Ciop agenti speciali") che causavano in me un aspetto pari a un adolescente divoratore di cioccolata. Ad aggravare la situazione pure le mascherine che irritavano la pelle, passando così in vie ufficiali a quelle di stoffa.
Conoscermi e riconoscermi, riscoprirmi più che altro. In questo periodo a casa sono saltate fuori tante vecchie foto di famiglia per motivi che non sto a elencare. Rivedermi bambino con parenti o con i vari cugini mi ha riportato alla mente tanti valori. Lo stesso calore di famiglia e fratellanza se vogliamo, anche se sono figlio unico.
Stesso discorso vale per quelle piccole cose ormai rare come gli abbracci o gesti ricchi d'affetto. Per uno come me che ha la nomea di orsetto abbraccia-tutti, anche la visita più inaspettata o una birra bevuta in compagnia ha lo stesso valore. Dare risalto a quei momenti che ti scaldano il cuore e ti fanno stare bene: Nella giornata di oggi per esempio a lavoro ho rivisto una delle due maestre che avevo all'asilo e si è fermato il mondo, si voleva parlare. Così come, sempre in cassa, incontrare una cara persona iconica del mio paese.
Cosa ancora più importante...è volersi bene per quello che si è e accettarsi, in tutte le sfumature o nei pregi e nei difetti che ci portiamo dietro, spesso se le cose si contraddicono (come per esempio "spaccarsi" d'esercizi e poi bere una meritata birra fresca, che poi diventano due...).

Queste "4H" le ho trovate scritte nel libro molto coinvolgente che sto leggendo in questo momento, ovvero "A caccia nei sogni", di Tom Drury. Come spesso tendo a fare, mi ritrovo a riflettere anche nelle frasi o avvenimenti più semplici presenti nei libri, come cita il titolo del mio blog. Mi permetto di aggiungere per finire una quinta H "extra" all'elenco:

Humor (Umorismo): Che sia lavoro, a casa o semplicemente anche in solitaria; la battuta pronta o una risata è sempre presente -anche se ridere da solo, mi rendo conto, è preoccupante-. Ovviamente non sono un robot e se mi girano le scatole, in quanto toro come segno zodiacale, cito CapaRezza che canta "Non toccare toro, quand'è nero paghi pegno". Ma trovarmi di buon umore e contagiare gli altri è parecchio divertente. Paragonare la collaborazione lavorativa tra me e una mia collega e amica pari alla combo "coca & mentos" è stato un bel momento, specie se (con i guanti) ci siamo scambiati il nostro "handshake" esplosivo con effetto sonoro pari al mix prima nominato. Le mascherine possono anche nasconderlo, ma in questi giorni adoro vedere nelle persone lo sguardo sorridere, un piccolo regalo della vita. Di solito ci concentriamo sul sorriso della persona, ma ora che è nascosto l'espressività degli occhi è un tesoro che va custodito, se percepito a dovere.
A casa ogni occasione è buona per tormentare chi ho vicino, da minuti di solletico pari a delle torture cinesi oppure battute o scambi di sguardi che causano risate a lunga durata.
Poi ci sono gli amici e le battute fatte (in questo periodo) su whatsapp, condivisioni di video come quelli fatti dal canale "3lamestudio" oppure foto di nuovi acquisti, anche in tempi di COVID-19. Perché si sa, non è da tutti impegnarsi per risultare cretini e c'è chi -come me- ne approfitta esagerando.

(Foto di repertorio: Maggio 2020. Lunghezza capelli e barba da quarantena degne di un Tom Hanks in "Cast Away". Per caso l'avevo già detto nei post precedenti che mi piacciono i film di Mel Brooks?) 







2 commenti:

  1. Sono morta già dal "ce la faremo. Sì, addosso". Ci credi che sono sempre più contenta di non avere una televisione che trasmetta i programmi televisivi a casa? Non prenderei comunque la tv via cavo italiana da qui e credo sia migliore di quella inglese. Ma sempre più convinta che vivo meglio senza. Dopo tutti i bombardamenti riguardanti il virus, ne sarei uscita solo più impaurita e debole.

    Sai che non conoscevo le 4 H di "A caccia dei sogni"? Ti sono riconoscente per questo post perché fa riflettere sugli aspetti più importanti sui quali ci si dovrebbe prendere cura sempre.

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  2. Svegliarsi e trovare un commento sul proprio blog fa sempre piacere!
    (Inutile dire a che ora mi sono svegliato tanto è scritto sopra, anche se c'è una piccola variante e mi son svegliato alle cinque: Quando apro gli occhi, mi sento già iperattivo. Probabilmente non sono di questo pianeta!)

    Le similitudini non mancano mai. Certo, è vero che a casa mia la televisione c'e...ma la vedo sempre meno se non raramente. Euronews per dirti è un canale a mio dire neutrale, rispetto ai canali italiani e il loro bombardamento dei mesi scorsi. Le tue parole mi hanno fatto ricordare come, una sera di qualche mese fa, mentre tossivo il TG1 caricava la dose sui sintomi e la mia tosse aumentava per riflesso e per paranoia. Ho detto "cambiate canale per favore". La mente umana molte volte fa brutti scherzi.

    Ti dirò, però (non per difendere questo canale di news europeo), ma lo seguo praticamente da sempre. Ricordo come da mia nonna, quando aveva l'antenna parabolica negli anni '90, era presente nei canali salvati e già li m'incuriosiva. Anche se da bambino strano qual'ero, giocavo a cambiare le lingue durante la stessa notizia. Ma...che lo dico a fare a te, in quanto inglesina? ;-)
    E poi ha delle rubriche. Quella che va per la maggiore a casa è "No Comment", gli hanno dedicato pure un canale youtube e ti lascio qui il link. Il titolo parla già da solo. https://www.youtube.com/user/nocommenttv Il loro sottotitolo è "let the pictures do the talking". Non serve aggiungere altro.

    Le 4 H non le conoscevo nemmeno io. Se non ricordo male, sono un gruppo extrascolastico per adolescenti presente nel libro e giustamente, questi quattro punti come ben sai mi hanno sbloccato. Sono io a ringraziarti per questa tua riconoscenza. Spero col tempo di scovare altre chicche, tra libri e graphic novel, capaci d'incuriosirti e farti riflettere :-)

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