mercoledì 20 novembre 2019

Post/Tutorial: Come si diventa "Joker"? Il punto di vista della cavia umana. 🃏




Piccola introduzione: Non ho ancora visto il film di Todd Phillips, tantomeno è una fan-fiction. Questa è solo un insieme di idee e riflessioni associate al sottoscritto nate durante una giornata lavorativa, complice anche il post riguardante Batman che ha lasciato in sospeso l'argomento Villains (gli antagonisti).
Inizialmente volevo centrare quest'argomento sui miei preferiti di sempre, ovvero lo Spauracchio/Scarecrow e L'enigmista. Citando il commento di Moz "Batman ha una trama profonda. E nelle pieghe delle metafore che racconta (con Robin, Joker e Catwoman) ci si può ritrovare", volevo riprendere proprio da qui. Esternando il "Joker" che c'è in me.  Perché è risaputo: Non c'e cattivo più cattivo di un buono, quando diventa cattivo. E anche io, se mi metto so essere "pericoloso", nei miei momenti di follia. Follia a tratti ingestibile per incomprensioni o semplicemente buona, quando mi prende "l'ora del matto" e inizio il mio classico freak show da cabarettista fatto di scherzi e battute degne di Jack Napier ( o Arthur Fleck, per chi di voi ha visto il film del 2019)
Una sorta di "Yin e yang" presenti in tutti noi, qualunque cosa ha il suo opposto. Come i miei sbalzi d'umore noti a molti. 


La cosa buffa, restando in tema clownesco, è che tutte queste idee sono partite da un gioco di riflessi a lavoro. La mia lunghezza di capelli sempre più ingestibile e pettinati "tirandoli indietro" proprio come il protagonista di questo post mi ha subito acceso la classica lampadina come punto d'inizio o meglio: La mia mente aveva già realizzato il post e questo folle progetto ai danni non di Batman, ma di voi che lo leggerete (e osserverete i video postati passo passo). Ed è stato praticamente pianificato mentalmente in poco tempo, giocando ovviamente con la mia passione cinematografica. 
Guardandomi serio, per un breve istante e se vogliamo perplesso sul pensiero "le pause caffè le faccio sempre da solo". 
E' vero, sono uno dalla battuta pronta. Ma quando c'e da lavorare in me è presente quel broncio riflessivo che mi porto appresso fin da bambino e sempre presente nelle prime foto. Non da persona incazzata col mondo, sia chiaro, ma vigile e metodica sulle varie mansioni che devo fare nel corso del turno. Il tutto ovviamente in silenzio con i miei pensieri. Col tempo sono riuscito a smussare questo mio difetto, per correggerlo ancora ce ne vuole. Ma si sa, quando si lavora a contatto col pubblico, soprattutto in passato mi son sentito dire appunto "Sorridi un po' ", con il desiderio, citando il trailer parodistico qua sotto, di rispondere "Chiedimi perché sei così serio". 






 Ma nonostante tutto, visto che in comune con Giovanni Storti tendo ad avere un indole da "bastardo e pignolo" (si, se ve lo chiedete mi preoccupo anche per l'euro nel carrello), posso dire che la mia pignoleria assieme alla mia già citata etica lavorativa mi permette di lavorare bene. Seguendo schemi e ordini ben precisi dettati dalla mia mente, come un calmante. Paradossalmente parlando i miei turni di lavoro sono le mie ferie, perché non c'e nulla di terapeutico che seguire una tempistica nel caricare determinati prodotti e se avanza tempo "mostrare bene l'etichetta". Una pignoleria che nei primi giorni di lavoro quando ero ancora in prova, aveva lasciato di stucco il mio tutore in quell'occasione. Evito l'espressione colorita che aveva detto guardando una corsia maledettamente in ordine, in quanto siamo friulani e spesso le nostre punteggiature o intercalari sono imprecazioni. In quel preciso momento avevo capito che il mio essere puntiglioso poteva giocarmi a favore, per una volta. Insomma, citando un noto personaggio di un film "ci stavo come un pesce dentro l'acqua". 
Non sempre però le fissazioni portano a buon fine, sia chiaro, non sono un malato compulsivo cronico. Tutti abbiamo alcune fisse, chi più chi meno (Fatemi sentire meno solo, le vostre quali sono?). 
Per ogni "Batman" presente in me che ripiega con cura un vestito di lavoro come il suo costume, c'è un Joker disordinato. Un disordine ordinato, più che altro, per spezzare la routine. Per non parlare della tovaglia messa perfettamente su determinati angoli, dvd messi in ordine cromatico, libri dal più grande al più piccolo e cd in ordine rigorosamente alfabetico (Anche se i Pagoda dell'attore/cantante Michael Pitt ora inspiegabilmente stanno tra i Faith no More e la colonna sonora del già citato prima Forrest Gump...anzi, erano). 
Ovviamente sono piccoli dettagli che, se accentuati e accumulati (ad altri punti spiegati qua sotto) danno carta bianca al mio lato casinista e rancoroso, alimentando il villain che è in me e che per logica tengo buono con immaginarie dosi di mescalina. O, per togliere quell'espressione perplessa dalle vostre facce dopo la frase che avete appena letto... "lo tengo in catene", come Lisa Simpson tiene in catene la sua versione casinista. Meglio?
Sta di fatto che sono piccoli dettagli che abbiamo tutti e non fate finta di niente: Per esempio, pensavo di essere il solo a casa a odiare, che dico, perdere la pazienza nel vedere quei cucchiaini da caffè perché sono...troppo piccoli. Con molta ironia chiedo sempre un cucchiaino "da maschio", creando risate in tavola. Scoprendo poi che effettivamente anche mia madre non li sopporta ma "si porta pazienza", visto che quelli che ci hanno accompagnato da sempre in questi anni a casa sono magicamente spariti.
Almeno non arrivo (ancora) ai livelli di Howard Hughes, qua magistralmente interpretato da Leonardo Di Caprio nel film "The Aviator".

Il passo successivo sono alcuni momenti di solitudine. Quando la giornata sta per finire e hai bisogno di stare con te stesso. Ci sono tanti interessi pronti a distrarti, quali la lettura, le partite NBA (ora che è ricominciato il campionato) e di conseguenza il fantabasket. I film, il basso o il blog stesso, per non parlare dei momenti in modalità orso in letargo.
Ma quando non riesco a fare tutte queste determinate cose inizio a chiedermi "Perché", creando i peggio pensieri che il proprio ego può far nascere nelle nostre menti. Per quanto può sembrare duro accettare questa realtà, è presente in tutti i noi. Scrivere (o leggere, nel vostro caso) la classica frase "chi me l'ha fatto fare", che è presente in noi come un parassita, è doloroso come un pugno in faccia che nessuno si aspettava. Duro a scriverlo, duro ad ammetterlo una volta che avrete finito di leggere e vi ritroverete da soli con i vostri pensieri. Knockout generale.

Pensieri pressapoco simili a questi. Già. (Tratto dal film "revolver")



La fase finale è l'accumulo di tutte queste piccole cose. Passo passo. A rendere il tutto più difficile e per molti pure divertente, visto che si parla di Joker e come spesso accade sono noto ad avere mimiche facciali buffe, quando m'arrabbio (Da fare invidia a Frank "Faccetta buffa" Drebin della saga "una pallottola spuntata", con cui in passato condividevo questo soprannome); è il fatto che sono di segno zodiacale del toro. Insomma: una pentola a pressione notoriamente pronta ad esplodere dopo aver accumulato per giorni rancore.
Morale della favola, qual'è la reazione finale, per una persona notoriamente calma e dalla battuta pronta? La parola ad un altro Frank: L'alter ego di Charlie in "Io, me & Irene".




Il tutto, magari, canticchiando (o suonando nel mio caso) "The Joker" della Steve Miller Band, con una faccia ironica e provocatoria mentre faccio, tra i fischi ricevuti manco fossi Tony Clifton, la mia uscita di scena...



"...'Cause I'm a picker
I'm a grinner 

I'm a lover and i'm a sinner
I play my music in the sun

I'm a Joker,
i'm a smoker
i'm a midnight toker
i get my lovin' on run..."



(Adesso però fuori gli altarini, non tirate il sasso e nascondete la mano: Quali sono i momenti "in crescendo" di una vostra giornata che danno vita al "Joker" presente in voi, rendendovi così dei "buonisti col mitra"?)







4 commenti:

  1. Pazzesco, la prima cosa che noto è la tua competenza in campo cinematografico: hai una citazione per ogni pensiero che esponi, con tanto di frasi del personaggio di turno.
    Complimenti: il vero cinefilo, il cinefilo d.o.c. sei tu! 👏🏻👏🏻

    Venendo alle tue considerazioni, non mi ha sorpreso leggere che sei del toro, perché i Toro hanno queste reazioni, le riconosco visto che... beh, anch’io sono dello stesso segno zodiacale: siamo calmi e serafici, ma quando c’incazziamo non ce n’è per nessuno! Di solito accumulo: non sono permalosa, se però qualcosa mi suona male o mi arriva non nel modo giusto, assorbo, ma non dev’esserci una seconda volta, altrimenti divento una pentola a pressione.
    La solitudine è un momento che io ho sempre amato nella mia vita, perché è stato costruttivo: la mia vecchia stanza era il mio piccolo regno e lì scrivevo, ascoltavo musica, leggevo. Certe volte preferivo stare lontano da tutto e tutti pur di provare le sensazioni belle di quei momenti in cui ero sola con me stessa. Uso il passato, perché ormai con famiglia, figli e marito, gli spazi sono giocoforza condivisi, ma è bello anche così!

    Vedi “Joker”. È un film bellissimo, con un grande attore, una grande colonna sonora e lascia il segno.

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    1. Buongiorno!

      Non mi sono dimenticato dei commenti (a dir la verità ti avevo pure risposto, ma evidentemente questa farlocca adsl fa i capricci ogni 3x2)

      Intanto ti ringrazio: Adoro questi commenti costruttivi, ricchi di forma e contenuti. I complimenti li faccio io a te! E...ti ringrazio due volte, perché questo tue parole, riguardante il cinema, hanno alimentato un post presente nella mia mente da qualche giorno (ma ahimè il tempo per mettermi a scrivere non è così facile, tenendo conto delle 4 ore totali che ci metto a post finito dove siamo solo io e il portatile. "momenti", riprendendo il nuovo post di qualche giorno fa, sempre più rari).

      ...e lo si capisce da quanto sono indietro sia con la lettura che con i film, che dire... "Tanto lavoro e niente svago rendono Mirko un ragazzo annoiato". O meglio ancora

      «Lavorare soltanto e non giocare rende Jack un ragazzo noioso,
      giocare soltanto e non lavorare rende Jack un mero giocattolo.» citando grazie a Wikipedia Maria Edgeworth.

      Questione d'equilbri, come alcuni sbalzi d'umore e momenti di solitudine fondamentali ma sempre più rari e troppe, le volte in cui vorrei urlare al mondo "Stopped! Short! Grinding halt! Everything's coming to a grinding halt" 😉 So che apprezzerai la citazione ;-) E si...forse per calmarmi dovrò riprendere a suonare il basso... "Slow down", seguendo il consiglio di Robert Smith in un pezzo dei Cure che letteralmente adoro!

      E so che mi capisci, visto anche il segno zodiacale che ci accomuna e le nostre sfumature da pentole a pressione pronte ad esplodere (nel mio caso, da persona rancorosa, a pagarne sono i capelli che ahimè dovrò sistemare tra un'oretta! 🙈 Altro che Joker, di sto passo con stress e irascibilità implosiva diventerò Hulk...Hogan! 😂😂😂😂)

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  2. Non saprei nemmeno cosa risponderti, perché forse io davvero sono un campionario di OGNI personaggio batmaniano.
    Ahaha!
    Di certo siamo diversi, questo lo capisco leggendoti: ho i miei "rifugi" e voglio che certi momenti siano solo miei, dove stare da solo senza rumore. Ma per il resto sono poco orso in letargo.
    Ma chissà, magari nascondo un alter ego come Bruce...

    Moz-

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    1. Moz!!

      Intanto una domanda, fondamentale: Ma la live su youtube non funzionava solo a me? Perché ho smanettato un po', poi Morfeo (non l'ex giocatore di calcio 😅) ha avuto la meglio, in un periodo che onestamente faccio fatica a gestire, e si capisce dal ritardo dei messaggi e mi scuso.

      (Ripeto...se trovo il tuo indirizzo e la tua taglia, ipotizzo una L, mi farò perdonare con un pensierino natalizio. non per fare il leccaculo 😂, ma sei una brava persona che mi ha accolto nel mondo del blog. 😊 Un rapporto che va curato con attenzione, come un piccolo germoglio di qualcosa che alla fine diventerà una maestosa pianta (d'avocado possibilmente, l'adoro!).

      Ti capisco sul campionario dei singoli personaggi di Batman. Due facce, lo spauracchio e l'enigmista sono altri che meritano per esempio di essere nominati e chissà, se non mi prenderà il matto... (anzi, vi adoro tu e Marina qua sopra perché mi hai dato uno spunto particolare per l'enigmista!!)

      Anche io, come te, ho i miei rifugi. Molte volte sono i momenti in cui stacco la spina e dormo quelle tre ore. Oppure quando guardo i vari uccellini fuori dalla finestra (terapeutico) o...scrivo sul blog e nel bel tempo prendo la bici e siamo solo io, lei e l'asfalto / terra bianca.

      Probabilmente, come scritto sopra, il fatto di non riuscire a trovare determinati momenti per me come voglio io, danno vita a domande già citate nel post piuttosto di ricaricare le mie pile.

      Mal che vada...c'e sempre la mega coperta comprata all'NKD, probabilmente all'interno c'e del tranquillante e del sonnifero: Quando mi fondo con lei...certe dormite rigeneranti da fare invidia a molti!!😂😂

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